Redditometro, come difendersi: ecco la lettera dell’Agenzia delle Entrate

Valentina Brazioli

12 Ottobre 2013 - 10:30

In arrivo 35 mila lettere con richiesta di chiarimenti in base ai redditi dichiarati.

Redditometro, come difendersi: ecco la lettera dell’Agenzia delle Entrate

Risultano essere pronte a partire ben 35 mila lettere al contribuente previste dal Redditometro che, seppur in tono cordiale, chiedono spiegazioni su come sia stato effettuato un dato acquisto: ci chiarisce in modo documentato quali fonti di reddito ha utilizzato? Su altre cose invece il Fisco è già informato. Conosce infatti nel dettaglio le spese fatte con bancomat, carta di credito o bonifico.

Pur non trattandosi, ancora, di missive impostate secondo il nuovo Redditometro (tuttora al vaglio del garante della privacy), ne rispecchiano fedelmente l’impostazione. Eccone un esempio:

Il caso riportato ieri dal Corriere della Sera, è quello di un single lombardo che nel 2009 ha acquistato un fabbricato per 108mila euro dichiarando un reddito annuo di soli 11.200 euro. Cifre discordanti che hanno evidentemente attirato l’attenzione degli 007 del Fisco i quali, con tono cortese ma fermo, adesso vogliono spiegazioni.

Come spiega il Corriere, la lettera indica dettagliatamente che se il contribuente chiarisce in maniera convincente la sua posizione, il controllo ai fini della ricostruzione sintetica del Redditometro si chiude. Altrimenti il contraddittorio continua e verranno chiesti chiarimenti non più soltanto sulle spese certe ma anche su quelle correnti quantificate sulla base dei dati Istat.

Redditometro, che cos’è?
E’ lo strumento messo a punto dall’Agenzia delle Entrate per scovare i casi in cui il reddito dichiarato sembra essere incongruo rispetto alle spese sostenute. Con il Redditometro infatti il Fisco è in grado di calcolare la compatibilità tra tenore di vita e reddito ufficiale: quando lo scostamento dei due parametri è superiore al 20 per cento scatta l’allarme, e l’Agenzia delle Entrate invia una raccomandata in cui si invita il contribuente a un incontro per spiegare le ragioni di tale scostamento.

Spese certe, che cosa sono?
Si tratta delle spese di importo oggettivamente riscontrabile e già registrate nell’Anagrafe tributaria: le bollette, le rate del mutuo, il condominio, la manutenzione ordinaria, i collaboratori domestici, i contributi previdenziali, le assicurazioni sanitarie. Tutte spese effettuate in modo tracciabile, tramite bancomat, carta di credito, bonifico bancario, e quindi acquisite con certezza dall’Agenzia delle Entrate. Si distinguono dalle spese correnti quantificate sulla base dei dati Istat delle quali il Fisco non ha prova certa.

Il Redditometro e la privacy

Abbiamo superato tutti i controlli con il Garante della Privacy e stiamo mettendo a punto gli ultimi particolari.

Lo ha detto Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate e presidente di Equitalia, in un’intervista rilasciata il 7 ottobre scorso a Radio 24. Eppure la strada del Redditometro non sembra affatto tutta in discesa: lo scorso 27 settembre una sentenza del Tribunale di Napoli ha stabilito che viola il diritto alla riservatezza del cittadino ed é ’’al di fuori della legalità costituzionale e comunitaria".

Comunque, la vera stretta arriverà solo nel 2014, quando il meccanismo sarà effettivamente a regime per tutto l’anno. ’’Abbiamo le ultime piccole cose da sistemare e il numero significativo lo faremo l’anno prossimo’’, ha sottolineato Befera.

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