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Redditometro 2014, come difendersi: ecco cosa fare in 5 mosse

lunedì 19 maggio 2014, di Valentina Brazioli

Redditometro, come difendersi? E’ la prima domanda destinata a balenare nella mente dei contribuenti che riceveranno una delle 35 mila lettere inviate dall’Agenzia delle Entrate per verificare discrepanze tra il redditi dichiarati nel 2009 e il possesso di beni e servizi indice. La temuta missiva indicherà una data di convocazione durante la quale il cittadino avrà modo di chiarire in merito agli elementi indicati nei prospetti, giudicati in qualche modo incongruenti. Qualora riuscisse a fornire spiegazioni esaustive, il procedimento verrà direttamente archiviato. Ma, secondo gli esperti del settore, quali sono le 5 mosse da intraprendere per affrontare il redditometro al meglio? Vediamole nel dettaglio.

1. Verifiche preliminari e scelte strategiche

Tra le prime tentazioni per il contribuente incappato nel redditometro, probabilmente vi è quella di strappare la lettera nella speranza che il controllo cada nel dimenticatoio. Una mossa considerata dagli addetti ai lavori assolutamente controproducente: piuttosto, si può considerare l’ipotesi di farsi affiancare (o sostituire) nell’incontro da un professionista di fiducia. In ogni caso, tra le verifiche preliminari da intraprendere, si consiglia idi prestare attenzione alla correttezza dei seguenti dati:

  • l’individuazione del proprio nucleo familiare;
  • la residenza;
  • i redditi dichiarati;

Errori in questi ambiti, infatti, potrebbero a bastare a giustificare lo scostamento che ha fatto scattare i controlli.

2. Verifica delle spese certe

Questa tipologia di spesa è indicata nella prima colonna del prospetto recapitato al contribuente, e riguarda spese certe e riscontrabili attraverso l’anagrafe tributaria. Devono essere verificate voce per voce, per scongiurare la possibilità che siano state digitate in maniera errata (magari aggiungendo qualche zero in più), come denunciato dal Garante della Privacy attraverso alcune simulazioni.

3. Verifica delle spese basate su dati certi

Queste spese sono indicate nella seconda colonna del prospetto, e sono riconducibili al possesso di beni o servizi (come la casa o l’automobile). Anche in questo caso il contribuente deve effettuare un rigoroso controllo e, in caso di errori, potrà utilizzare la terza colonna del prospetto per segnalarli.

4. Il risparmio

C’è un’apposita sezione del prospetto nel quale si può indicare il saldo iniziale e finale di conti correnti bancari, postali e conti titoli posseduti nell’anno 2009. Gli esperti consigliano di valutare attentamente la reale convenienza, per il contribuente, di compilare tale sezione.

5. Altre possibili giustificazioni

Dopo aver verificato attentamente tutte le voci contenute nella missiva e nel prospetto, il contribuente avrà un quadro molto più chiaro della propria situazione e saprà se è in grado di confutare o meno quanto contestatogli dall’Agenzia delle Entrate. Ogni caso è a sé, ma è importante ricordare la possibilità di rivendicare circostanze particolari come la partecipazione di altri soggetti nelle spese sostenute, o anche il disinvestimento di beni che può aver generato un improvviso aumento di reddito.

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