Redditometro 2014: in arrivo le prime lettere per i controlli sul 2009. Ecco cosa si rischia e cosa fare

Marta Panicucci

12 Maggio 2014 - 10:28

In arrivo le 20mile lettere del Fisco per i controlli sull’anno d’imposta 2009. Ecco cosa fare per dimostrare di essere in regola.

Redditometro 2014: in arrivo le prime lettere per i controlli sul 2009. Ecco cosa si rischia e cosa fare

E’ in arrivo la carica delle 20mila lettere, quelle inviate dal Fisco per i controlli sull’anno d’imposta 2009, ovvero i redditi dichiarati con l’Unico 2010. I contribuenti individuati dal Fisco come possibili evasori stanno già ricevendo le lettere con cui l’Agenzia delle entrate chiede chiarimenti sulla propria situazione economica.

Il controllo scatta quando il Fisco, ricostruita grazie al redditometro la situazione economica del contribuente, ne registra una discrepanza di oltre il 20% con quanto dichiarato in sede di dichiarazione dei redditi. Il numero delle lettere di controllo è stato notevolmente diminuito, dalle 35mila iniziali si è scesi a 20mila. E’ probabile quindi che i controlli, almeno in un primo momento, scattino soltanto per coloro che superano di gran lunga la soglia del 20%.

La prima regola in caso di arrivo del postino con un busta firma Agenzia delle Entrate è: niente panico. E’ possibile dimostrare di essere in regola: insieme alla lettera dall’Agenzia infatti, arriva anche un prospetto con le spese che il fisco contesta al contribuente nel quale è possibile indicare l’origine dei soldi che hanno permesso di effettuare quella spesa.

I controlli
I controlli scattano quando il fisco registra una discrepanza tra i dati del redditometro e le dichiarazioni dei contribuenti che superi il 20%. Ma, rassicura il direttore dell’Agenzia "le lettere di avvio dei controlli da nuovo redditometro riguarderanno solo casi in
cui la differenza tra reddito dichiarato e speso sia eclatante e solo spese effettivamente sostenute, in linea con le indicazione del garante della privacy".

I controlli sono effettuati sulle spese certe del contribuente quindi oggetti e immobili intestati o spese per investimenti; tali dati vengono incrociati a livello di anagrafe tributaria.

La lettera
Se il contribuente riceve una delle 20mila lettere per i controlli del 2009 per prima cosa deve leggere la lista delle spese contestate dal Fisco. Nel prospetto inviato con la lettera infatti, vi è uno spazio apposito per la modifica dei dati in possesso dell’Agenzia o per spiegare l’origine dei soldi con i quali si è effettuato quella spesa.

Il contraddittorio
La lettera indica una data precisa in cui il contribuente è invitato al contraddittorio presso l’agenzia territoriale di riferimento. Se si è impossibilitati a presentarsi all’appuntamento, si ha tempo 15 giorni dal ricevimento della lettera per chiederne la spostamento contattando il numero di telefono o l’indirizzo e-mail riportato nella lettera. E’ importante presentarsi all’appuntamento con la lettera ricevuta, perché oltre a contenere le spese contestate, indica anche la data di notifica e quindi ha un valore giuridico.

Se vengono forniti chiarimenti esaustivi su "spese certe", "spese per elementi certi", investimenti e quota di risparmio dell’anno, l’attività di controllo basata sulla ricostruzione sintetica del reddito si esaurisce nella prima fase del contraddittorio, quindi si chiude automaticamente l’attività di controllo.

In caso contrario il fisco provvederà ad effettuare controlli più approfonditi, anche tramite indagini finanziarie e il contribuente sarà nuovamente inviato al contraddittorio. In caso mancata presentazione all’incontro o se le risposte fornite fossero incomplete o non veritiere il fisco può decidere di applicare una sanzione da 258 a 2.065 euro.

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