Redditometro 2013: i sette passaggi tra fisco e contribuente

Marta Panicucci

05/01/2013

Redditometro 2013: i sette passaggi tra fisco e contribuente

I contribuenti italiani si preparano a fare i conti con il nuovo strumento, messo appunto dall’Agenzia delle Entrate, per l’accertamento fiscale: il redditometro.
Per permettere ai contribuenti di effettuare una simulazione del proprio profilo fiscale, senza dover ricorrere a conti manuali o affidarsi ai dati Istat, l’Agenzia delle Entrate ha messo appunto anche uno strumento di auto-diagnosi fiscale: il redditest.

Redditometro

Il nuovo redditometro, che si applicherà a partire dai redditi percepiti nel 2009 e dichiarati nel 2010, modifica di fatto il sistema di accertamento sintetico dei redditi, ampliando in maniera significativa i beni presi in esame e ridisegnando le modalità di “pesatura” degli acquisti. Uno strumento, quindi, notevolmente più invasivo rispetto alle versioni precedenti, ma allo stesso tempo capace di fotografare più chiaramente la situazione fiscale del contribuente, non facendo solo riferimento, come nel 1992, ai beni di lusso quali aerei, imbarcazioni, colf, cavalli. Il redditometro 2013 prende il considerazione 11 categorie di spese annuali (che comprendono più di 100 voci di spesa} che saranno incrociate con ben 55 tipologie di famiglie distinte anche in base alle zona di residenza. Il nuovo mezzo di accertamento fiscale prenderà in esame solo le incongruenze tra entrate stimate e ufficiali superiori al 20%.

Sette step tra contribuenti e fisco

Sono sette i passaggi che dividono il profilo del contribuente con i dati del fisco:

  • Spese annuali: nel corso dell’anno il contribuente sosterrà una serie di spese; sono prese in considerazione sia quelle correnti, sia quelle straordinarie. Il redditometro rileva le spese per i consumi, ma anche gli incrementi patrimoniali. Ecco tutte le voci:
    - alimenti e bevande,
    - abitazione,
    - combustibili ed energia,
    - mobili, elettrodomestici e servizi per la casa,
    - sanità,
    - trasporti,
    - comunicazione,
    - istruzione,
    - tempo libero cultura e giochi,
    - altri beni e servizi,
    - investimenti.
  • Dichiarazione dei redditi: il contribuente compila il modello in base alla propria situazione reddituale. L’Agenzia quest’anno mette a disposizione il redditest per accertare la coerenza delle proprie spese con il reddito dichiarato.
  • Selezione degli obiettivi: l’agenzia delle entrate ogni anno seleziona delle liste di tipologie di contribuenti da sottoporre a verifica fiscale. Le dichiarazioni dei contribuenti che faranno parte della lista selezionata saranno scansionate dalle commissioni tributarie per controllarne la coerenza.
  • Applicazione redditometro: se gli uffici tributari riscontrano un’incongruenza inizia l’operazione vera e propria basata sulla ricostruzione minuziosa delle spese. A quel punto se la commissione tributaria decide di proseguire con l’accertamento il contribuente interessato sarà invitato a fornire ulteriori dati e spiegazioni sulla propria situazione fiscale.
  • Invito al contraddittorio: in base alle informazioni fornite al fisco gli uffici tributari possono invitare il contribuente al contraddittorio da accertamento con adesione. In questa sede si studierà maggiormente la situazione del contribuente e si vaglieranno le giustificazioni del soggetto.
  • Esito del contraddittorio: a questo punto gli esiti del confronto possono essere due. Nel caso in cui fisco e contribuente trovino un accordo il procedimento si chiude con il versamento delle mancate imposte e delle sanzioni ridotte ad un terzo del minimo. Nel caso in cui non sia possibile arrivare ad un accordo l’uffici tributario emette l’atto di accertamento vero e proprio.
  • Accertamento: l’atto può essere impugnato di fronte alle commissioni tributarie; ciò comporta, però, il pagamento provvisorio di un terzo delle imposte rilevate .

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