Reddito di cittadinanza, come sta cambiando nel 2021: tutte le novità

Teresa Maddonni

27 Luglio 2021 - 13:50

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Il reddito di cittadinanza sta cambiando nel 2021 con numerosi interventi strutturali e temporanei. Vediamo come e quali sono tutte le novità previste, mentre INPS comunica i nuovi dati di giugno.

Reddito di cittadinanza, come sta cambiando nel 2021: tutte le novità

Reddito di cittadinanza: come sta cambiando nel 2021? Sono tante le novità infatti introdotte nel 2021 e che prima o dopo dovrebbero essere attive per chi prende il reddito di cittadinanza e per chi sta per prenderlo. Ma di cosa si tratta?

Sebbene una riforma vera e propria del reddito di cittadinanza tanto invocata da più parti non è ancora stata realizzata - l’obiettivo sarebbe trasformarlo in uno strumento di politica attiva per il lavoro e non in semplice misura assistenziale - diverse novità sono state introdotte nell’anno in corso che ne stanno ridefinendo alcuni elementi.

Dalla sospensione in caso di lavoro all’assegno unico, per finire alle nuove modalità di pagamento con il nuovo limite del prelievo in contanti, vediamo quali sono le novità per il reddito di cittadinanza e come sta cambiando nel 2021 in attesa di interventi mirati già annunciati.

Intanto l’INPS ha diffuso i dati del primo semestre 2021 con un comunicato stampa del 27 luglio.

Reddito di cittadinanza, come sta cambiando: lavoro sospeso e nuove modalità di pagamento

Il reddito di cittadinanza sta cambiando nel 2021 e partiamo da due recenti novità: la sospensione del pagamento in caso di lavoro e le nuove modalità per l’accredito. Entrambe le novità per il reddito di cittadinanza sono state introdotte con decreto nella prima metà del 2021, ma indicazioni operative si attendono dall’INPS. Ma andiamo per gradi.

Il decreto n.41 del 22 marzo 2021 convertito nella legge n.69 di maggio, il cosiddetto decreto Sostegni, ha stabilito che nel caso in cui il beneficiario del reddito di cittadinanza intraprenda una attività lavorativa lo stesso sussidio viene temporaneamente sospeso.

Non si tratta, a differenza di altre misure, di una novità strutturale, ma la stessa avrà validità per il solo 2021 anche se mancano più specifici dettagli dall’INPS. Il reddito di cittadinanza viene sospeso per la durata dell’attività lavorativa fino a un massimo di 6 mesi.

Il beneficiario del reddito di cittadinanza, misura estesa a tutti i componenti del nucleo familiare, può stipulare uno o più contratti a termine senza far scattare il ricalcolo del sussidio spettante. Il reddito di cittadinanza quindi non viene perso e neanche si riduce viene solo sospeso per poi riattivarsi al termine del contratto.

Altra novità che sta cambiando il reddito di cittadinanza, questa tuttavia strutturale, è stata introdotta con un decreto di aprile in Gazzetta Ufficiale dal 20 luglio e che riguarda le modalità di pagamento del beneficio.

A domanda, anche contestuale alla richiesta del reddito di cittadinanza per la prima volta, non viene erogata più una sola carta RdC per il nucleo familiare beneficiario, ma più carte, una per ciascun componente maggiorenne dello stesso. L’importo del reddito di cittadinanza, se almeno di 200 euro, viene ripartito per ciascuna quota spettante a ogni singolo componente di maggiore età.

Non solo vengono ridefiniti anche i limiti per il prelievo in contanti. Nel dettaglio:

  • per i nuclei familiari composti da due componenti maggiorenni, indipendentemente dal numero di minorenni presenti, è possibile effettuare prelievi di contante nel limite mensile non superiore a 100 euro per ciascuna carta RdC individuale;
  • per i nuclei familiari in cui siano presenti più di 2 componenti maggiorenni è possibile effettuare prelievi nel limite mensile non superiore a 80 euro per ciascuna carta RdC individuale.

Per richiedere più carte del reddito di cittadinanza e applicare la novità introdotta nel 2021 occorre attendere indicazioni dall’INPS.

Reddito cittadinanza: cambia con l’assegno unico

Il reddito di cittadinanza cambia con l’assegno unico per i figli temporaneo nel 2021, come sarà anche con quello strutturale dal 2022, laddove alle famiglie con minori già titolari del sussidio viene riconosciuto in automatico il contributo di nuova introduzione.

I beneficiari del reddito di cittadinanza riceveranno quindi sulla carta RdC la quota spettante per ciascun figlio minore dell’assegno unico contestualmente al sussidio stesso.

Una misura quella dell’assegno unico che aiuta le famiglie in difficoltà che già si affidano al reddito di cittadinanza.

I dati sul reddito di cittadinanza resi noti dall’INPS il 27 luglio parlano per giugno 2021 di oltre 1,2 milioni di nuclei familiari beneficiari del sussidio. I percettori della pensione di cittadinanza invece sono stati 128mila, per un totale di 1,3 milioni di nuclei e oltre 3 milioni di persone coinvolte, di cui 753mila minorenni.

Nel primo semestre del 2021 i nuclei familiari beneficiari del reddito di cittadinanza sono stati oltre 1,6 milioni pari a 3,7 milioni di beneficiari, di cui 1,3 milioni sono minori.

Sempre nel mese di giugno si è registrato un incremento del 4% di percettori nelle regioni del Nord e del Centro rispetto al mese di maggio, con:

  • 579mila beneficiari al Nord (+21mila);
  • 419mila al Centro (+17mila);
  • nell’area Sud e Isole l’incremento è del 2% (+48mila) toccando i 2 milioni di percettori.

L’importo medio del reddito di cittadinanza erogato a livello nazionale è di 551 euro o (581 euro per il RdC e 266 per la PdC), come si legge nel comunicato dell’INPS, con il 60% dei nuclei che percepisce un importo inferiore a 600 euro e l’1% un importo superiore a 1.200 euro.

Questi i dati che dimostrano come il reddito di cittadinanza per molte famiglie sia una misura fondamentale nel 2021. Il sussidio sta cambiando ed è destinato ancora a essere modificato, come più volte annunciato, ma è sicuramente uno strumento, specie in questa fase storica, irrinunciabile.

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