Dichiarazione dei redditi 2023, quando è consigliata per chi prende il Reddito di cittadinanza?

Simone Micocci

5 Maggio 2023 - 19:08

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Chi prende il Reddito di cittadinanza può inviare dichiarazione dei redditi? E in quali casi è obbligatorio? Facciamo chiarezza.

Dichiarazione dei redditi 2023, quando è consigliata per chi prende il Reddito di cittadinanza?

Essere percettori di Reddito di cittadinanza non incide sull’eventuale obbligo d’invio della dichiarazione dei redditi - sia con 730/2023 che con modello Redditi Pf - dal momento che l’importo percepito è esente da imposte e non necessita di essere dichiarato.

Tuttavia, non significa che chi prende il Reddito di cittadinanza non debba in alcun caso presentare dichiarazione dei redditi, in quanto dipende da caso in caso.

Visto l’imminente avvio della campagna per la dichiarazione dei redditi 2023 (riferita al periodo d’imposta 2022) è dunque lecito chiedersi quando un percettore di Reddito deve comunque assolvere ai suoi obblighi nei confronti del Fisco, presentando la dichiarazione dei redditi utilizzando il modello che più si adatta alle proprie esigenze entro la scadenza prevista.

A tal proposito, ricordiamo che per la dichiarazione con modello 730/2023 c’è tempo fino al 2 ottobre, mentre con modello Redditi Pf la scadenza è fissata al 30 novembre: in vista di tale termine, cerchiamo quindi di fare chiarezza su quando tale adempimento è obbligatorio anche per chi prende il Reddito di cittadinanza, nonché in quali casi è solamente consigliato in quanto ci sono buone possibilità di accedere al rimborso delle imposte (il cosiddetto bonus Irpef).

Chi prende il Reddito di cittadinanza deve fare la dichiarazione dei redditi?

Il modello 730/2023 va obbligatoriamente inviato nel caso in cui si sia in possesso di più redditi. Ad esempio, è il caso di coloro che hanno un lavoro dipendente e nel frattempo hanno anche prestato lavoro occasionale pagato con ritenuta d’acconto.

Sono esonerati dall’invio della dichiarazione dei redditi, invece, coloro per cui:

  • le imposte dovute sono state già trattenute dal sostituto d’imposta. È il caso, ad esempio, di chi percepisce solamente uno stipendio come lavoratore subordinato (per i quali il datore di lavoro agisce come sostituto d’imposta) oppure per chi è solamente titolare di pensione (in questo caso è l’Inps il sostituto);
  • sono esonerati anche i contribuenti che hanno esclusivamente redditi da abitazione principale o altri fabbricati non locati (e dunque esenti da IMU), redditi a imposta sostitutiva o redditi a ritenuta alla fonte;
  • sono esonerati coloro che percepiscono dei trattamenti per cui le imposte non sono dovute in origine, in quanto esenti Irpef.

Concentriamoci proprio su quest’ultimo punto: nonostante il Reddito di cittadinanza vada indicato nell’Isee (ma non fa comunque reddito quando si considera ai fini del riconoscimento della prestazione stessa), questo non fa reddito e dunque non è soggetto al versamento delle imposte.

Questo significa che chi prende solamente il Reddito di cittadinanza non deve presentare la dichiarazione dei redditi.

Questo vale anche nel caso di coloro che oltre al Reddito di cittadinanza sono titolari di uno tra i seguenti trattamenti:

  • pensione;
  • pensione d’invalidità civile;
  • stipendio da lavoratore dipendente;
  • Naspi.

Generalmente, quindi, chi prende il Reddito di cittadinanza, e quindi si presume abbia nel contempo un reddito complessivo molto basso, non è obbligato a presentare la dichiarazione dei redditi. Questo deve farlo quando oltre al RdC è titolare di due o più redditi (non esenti Irpef), fattispecie particolarmente remota quando si fa riferimento alla platea dei percettori di questa misura.

Reddito di cittadinanza: quando è consigliato presentare la dichiarazione dei redditi

È comunque consigliabile presentare la dichiarazione dei redditi quando nel corso dell’anno (ricordiamo che il periodo d’imposta di riferimento è quello che va dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022) ci sono state spese per le quali è possibile godere di detrazioni.

Attenzione: se non avete altri redditi oltre al Reddito di cittadinanza è inutile presentare comunque il modello 730/2023. Essendo questo esente da Irpef, infatti, non dà la possibilità di godere delle detrazioni.

Lo stesso vale per chi oltre al Reddito di cittadinanza ha un lavoro ma con stipendio non superiore a 8.174 euro (no tax area). Per questi, infatti, già l’Irpef non è dovuta e quindi è inutile inviare la dichiarazione dei redditi in quanto non sarà comunque possibile godere delle detrazioni.

Discorso diverso per chi prende il Reddito di cittadinanza e nel contempo ha anche un lavoro con stipendio superiore agli 8.174 euro: questi, nel caso in cui ci fossero delle detrazioni di cui godere (qui l’elenco completo per il 2023) possono comunque inviare la dichiarazione dei redditi (che comunque non è obbligatoria) così da avere la possibilità di godere di un conguaglio favorevole e di un rimborso Irpef.

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