Reddito di Cittadinanza: l’Inps ha sbagliato il calcolo, a chi rivolgersi?

Antonio Cosenza

26 Febbraio 2021 - 10:48

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Reddito di Cittadinanza: pensi che in fase di ricalcolo del beneficio l’Inps abbia commesso qualche errore? Ecco cosa fare per chiedere chiarimenti a riguardo.

Reddito di Cittadinanza: l’Inps ha sbagliato il calcolo, a chi rivolgersi?

Reddito di Cittadinanza: per molti nuclei familiari l’importo è cambiato. Ve lo avevamo anticipato: con il rinnovo dell’ISEE, l’Inps è entrato in possesso di nuove informazioni utili per il calcolo dell’importo.

Per questo motivo l’Inps ha effettuato un ricalcolo del Reddito di Cittadinanza, favorendo alcuni nuclei familiari (ossia quelli che tra l’ISEE 2020 e quello del 2021 hanno subito un peggioramento della situazione reddituale) e sfavorendone altri.

C’è chi lamenta degli errori da parte dell’Inps, in quanto apparentemente non sembra esserci motivo per un taglio del beneficio come quello apportato dall’Istituto con la mensilità di febbraio (a tal proposito, ricordiamo che lo stesso importo verrà erogato per tutto il 2021, salvo il caso in cui dovessero nuovamente cambiare redditi e patrimoni).

Possibile che l’Inps abbia commesso qualche errore? Difficile, in quanto in questi due anni il sistema di calcolo dell’Istituto è sempre stato molto efficiente. Se tuttavia pensate che l’errore esista e che siate stati penalizzati oltremisura dal ricalcolo effettuato dall’Istituto, potete chiedere dei chiarimenti a riguardo. Ecco chi vi consigliamo di contattare.

L’Inps ha commesso degli errori nel ricalcolo del Reddito di Cittadinanza? Ecco a chi rivolgersi

Il ricalcolo del Reddito di Cittadinanza in programma a febbraio 2021 potrebbe aver determinato un taglio dell’importo o - peggio ancora - la decadenza del beneficio.

Una brutta notizia per chi faceva affidamento sul Reddito di Cittadinanza in questo particolare periodo storico; ed è per questo che i beneficiari indignati vogliono capire a chi rivolgersi per avere spiegazioni a riguardo.

Molti si rivolgono al call center Inps, contattabile da linea fissa al numero verde 803 164, o al numero 06 164 164 per chi chiama da cellulare (in questo caso la tariffa varia a seconda del proprio operatore). Ci si dimentica, però, che il servizio di contact center non è interno all’Inps. Gli operatori, quindi, potranno darvi supporto nel verificare quali sono i motivi della decadenza o del taglio dell’importo, ma non potranno effettivamente verificare se ci sono stati errori nel ricalcolo.

Semmai, dovrete contattare la sede Inps competente sul vostro territorio.

A tal proposito, sul sito Inps è attivo il servizio per la ricerca della sede Inps di appartenenza.

Una volta indicato il Comune di appartenenza potete effettuare la ricerca; il sistema vi restituirà i dati relativi alla sede che si è occupata della vostra pratica del Reddito di Cittadinanza, con tutte le informazioni per contattarla. Non ci sono numeri di telefono: potrete contattare la sede solamente per mail o tramite PEC, con la speranza di ricevere una risposta il prima possibile.

Potrete anche recarvi direttamente presso la sede Inps competente, ma ricordate che, causa emergenza Covid, si riceve solamente per appuntamento.

In ogni caso, vi consigliamo di recarvi prima presso il CAF o il patronato che si è occupato della vostra domanda RdC; questi sapranno darvi tutte le informazioni di cui avete bisogno per capire il motivo che ha portato al taglio dell’importo o alla decadenza del beneficio.

Reddito di Cittadinanza e ricalcolo: possibilità dell’ISEE corrente

Ricordate anche che nel caso in cui il ricalcolo vi dovesse penalizzare oltremisura, e senza alcun errore commesso dall’Inps, potete sempre richiedere l’ISEE corrente.

Si tratta di quello strumento che consente di aggiornare la situazione economica prendendo come riferimento il periodo che va dal 1° gennaio al 31 dicembre 2020 (anziché il 2019 come nel caso dell’ISEE ordinario). L’ISEE corrente vi permette di godere di un ulteriore ricalcolo del RdC; e se consideriamo che questo può essere richiesto solo in caso di peggioramento della situazione economica, ne risulterà sicuramente un importo del Reddito di Cittadinanza migliore rispetto a quello appena riconosciuto.

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