Recovery Fund: la proposta di Michel è arrivata. Cosa prevede?

Violetta Silvestri

10/07/2020

10/07/2020 - 13:30

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Recovery Fund: la proposta di Michel è arrivata. Ecco cosa prevede

Recovery Fund: la proposta di Michel è arrivata. Cosa prevede?

Novità in arrivo su Recovery Fund e bilancio dell’UE.

È stata resa nota la proposta di Charles Michel pensata per velocizzare i tempi su un accordo relativo al fondo per la ripresa.

La questione è di estrema importanza per i Paesi membri colpiti dalla crisi epidemica, ma anche per la credibilità delle istituzioni europee. Fare in fretta e con voce unanime sono gli obiettivi comunitari.

Non a caso il presidente del Consiglio Conte ha iniziato un vero tour in Europa, nel tentativo di negoziare punti in comune sul Recovery Fund. L’incontro più spinoso è quello di oggi con l’olandese Rutte, da sempre contrario allo schema di finanziamenti previsti con il fondo.

La proposta del presidente del Consiglio Europeo Charles Michel rappresenta una sorta di compromesso, ma cosa prevede?

Recovery Fund: cosa prevede la proposta di Michel

La proposta di Michel sul Recovery Fund non è variata di molto rispetto a quella della Commissione UE e ha ribadito la necessità di puntare su 750 miliardi di euro, 500 a fondo perduto e 250 come prestiti. Una base di accordo questa che l’uomo proporrà ai 27 Stati membri nel vertice del 17 e 18 luglio.

Il presidente del Consiglio europeo ha spiegato cosa prevede il suo compromesso, che potrebbe essere la svolta attesa per arrivare all’unanimità. L’obiettivo sarà convincere il gruppo dei frugali del Nord a far cadere la resistenza sulle sovvenzioni.

In pratica, per accogliere le richieste del Sud Michel ha difeso i 750 miliardi della Commissione UE (la maggior parte dei quali in sovvenzioni), mentre per ottenere l’appoggio del Nord ha tenuto in vita gli sconti al bilancio previsti per alcune economie.

“I rimborsi [un meccanismo di correzione per la contribuzione] verranno mantenuti per Germania, Austria, Danimarca, Olanda e Svezia”.

Sul fronte bilancio europeo, poi, Michel ha messo sul piatto una proposta di 1.074 miliardi (contro i 1.100 miliardi della Commissione).

L’idea è di considerare un bilancio all’1,07% del PIL, compromesso tra l’1,09% proposto a febbraio e la pretesa di Olanda, Danimarca, Austria e Svezia di puntare all’1,05%.

Salvare il Recovery Fund: la missione di Michel. E dell’UE

La riduzione del budget comunitario porterebbe a diminuire le ambizioni dell’UE in settori come difesa e ricerca. Tuttavia, in questo delicato momento storico per l’Unione, pressata dalla crisi economica per l’epidemia, il raggiungimento di un accordo sul Recovery Fund è ritenuto di maggior valore.

Michel presenterà ufficialmente sua proposta nel Consiglio del 17 e 18 luglio, speranza che i Governi possano concordare un’intesa.

Raggiungere un accordo non sarà semplice. Il primo ministro olandese Mark Rutte ha continuato a discutere contro le sovvenzioni del fondo di recupero.

“Un sistema di prestiti è molto più logico. Sono anche aiuti. E sulla base dell’analisi della Commissione, sappiamo che la sostenibilità del debito in Italia e Spagna non sarà ridotta da nuovi prestiti”.

In questa cornice, si svolgerà il Consiglio europeo del 17 e 18 luglio. La proposta di Michel sul Recovery Fund sarà accolta?

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