Quirinale, Marcucci (Pd) a Money.it: “Spero in soluzione unitaria e super partes, no a prove muscolari”

Stefano Rizzuti

24 Gennaio 2022 - 16:14

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Il senatore del Pd Andrea Marcucci, intervistato da Money.it spiega che sull’elezione del presidente della Repubblica qualcosa si sbloccherà dal quarto scrutinio: “Spero in una soluzione unitaria”.

Quirinale, Marcucci (Pd) a Money.it: “Spero in soluzione unitaria e super partes, no a prove muscolari”

Che l’elezione del presidente della Repubblica non fosse un passaggio semplice e veloce sembrava scontato. E a confermarlo sono anche le novità degli ultimi giorni, con un accordo tra le parti che ancora non è stato trovato.

Nulla di preoccupante, secondo Andrea Marcucci, senatore del Pd ed ex capogruppo dem a Palazzo Madama: intercettato da Money.it alla Camera dei deputati, in occasione del primo scrutinio per l’elezione del nuovo capo dello Stato, Marcucci spiega che una svolta potrebbe esserci a partire dalla quarta votazione e solo in quel momento si capirà se ci sarà realmente la volontà di trovare un accordo su un nome condiviso e super partes.

L’elezione del presidente della Repubblica

Il senatore del Pd ritiene che non si sia arrivati in ritardo a questo appuntamento e che era inevitabile la mancanza di un accordo prima della votazione del 24 gennaio. “Se si guarda indietro alle varie elezioni del presidente della Repubblica, mi sembra che le problematiche sono state sempre elevate. Oggi è un momento complicato per il Paese, con un governo anomalo, quindi che ci sia bisogno di fare tutti i passaggi necessari lo darei per scontato”, afferma.

La soluzione unitaria dalla quarta votazione

Per arrivare a un’intesa, comunque, ci vorrà ancora qualche giorno. “Credo che il primo giro vero sarà la quarta” votazione, spiega il senatore del Pd: “Lì cercheremo di capire se la volontà è effettivamente quella di trovare una soluzione unitaria e super partes o se ci sarà una verifica muscolare, cosa che io non mi auguro”.

In questo momento l’intesa è ancora lontana, anche se sono in corso “tutte le verifiche”. “Credo che l’obiettivo delle forze politiche, almeno di maggioranza, sia quello di trovare un accordo ampio - prosegue Marcucci - la buona volontà mi sembra quella da parte di tutti: gli incontri che sono in corso, incluso quello nella giornata odierna tra Salvini e Letta, mi sembra che abbiano questa finalità”.

Il centrosinistra e la candidatura di Berlusconi

Finora il centrosinistra è sceso in campo in maniera timida. Un atteggiamento inevitabile, secondo Marcucci: “Dovevamo far consumare questa vicenda Berlusconi e io ho apprezzato il suo passo indietro. Quindi i tempi dovevano anche maturare per arrivare a delle conclusioni”.

Secondo il senatore del Pd in quella fase era inutile arrivare a uno scontro. “Oggi c’è la fase del confronto” e l’augurio di Marcucci è che si vada nella direzione di un reale accordo tra le parti per trovare un’intesa su un nome unitario e non divisivo.

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