Quando avremo il nuovo presidente della Repubblica

Stefano Rizzuti

21 Gennaio 2022 - 13:29

condividi

Da lunedì 24 gennaio inizieranno le votazioni per eleggere il nuovo presidente della Repubblica: ma quando avremo ufficialmente un nuovo capo dello Stato? Quali sono i tempi previsti per l’elezione?

Quando avremo il nuovo presidente della Repubblica

Il 24 gennaio si parte. Dalle ore 15 il Parlamento in seduta comune e i delegati regionali inizieranno a votare per l’elezione del presidente della Repubblica. Quali sono le tempistiche delle votazioni? E quando potrebbe essere eletto il successore di Sergio Mattarella al Quirinale? Proviamo a capirlo con qualche previsione sulle tempistiche per un accordo che faccia emergere una maggioranza sufficiente a eleggere il capo dello Stato.

Quando si svolgono le votazioni: i giorni

Come detto si parte il 24 gennaio, lunedì, alle ore 15. La seduta è convocata a oltranza, il che vuol dire che l’assemblea non verrà sciolta fino all’elezione del nuovo capo dello Stato. Questo, comunque, non significa che si voterà realmente a oltranza, ma semplicemente che verranno stabilite di volta in volta le interruzioni tra una votazione e l’altra.

Secondo quanto stabilito dalla conferenza dei capigruppo si dovrebbe procedere con una votazione al giorno. Non è comunque esclusa la possibilità di effettuare due votazioni nella stessa giornata, nel caso di un accordo politico tra i gruppi.

Se necessario si potrà votare anche di sabato e domenica: basti pensare che in passato è capitato che si votasse anche durante la giornata di Natale. Inoltre è possibile anche che si decida di saltare un giorno di votazioni, magari per dare tempo ai partiti di trovare un accordo su un nome.

Come avviene e quanto dura la votazione

La chiama dei 1.009 elettori avverrà due volte. Ogni deputato, senatore e delegato regionale entrerà nelle cabine, scriverà il nome sulla scheda timbrata e firmata, uscirà dalla cabina e depositerà la scheda ripiegata in quattro nell’urna, chiamata insalatiera.

Al termine della votazione di tutti gli elettori inizia lo spoglio: il presidente della Camera legge tutti i nomi di chi ha ricevuto voti e anche le schede bianche. Le stime iniziali sulla durata della votazione, considerando anche i tempi necessari per la sanificazione e le altre misure anti-Covid, erano di circa 4 ore e mezza.

In realtà negli ultimi giorni la presidenza della Camera ha stimato che la durata effettiva di ogni singola votazione possa essere intorno alle 5 ore o 5 ore e mezza. Quindi nella prima giornata, con la votazione che partirà alle 15, le operazioni di spoglio si potrebbero concludere tra le 20 e le 20.30.

Quando arriverà la fumata bianca sul nuovo capo dello Stato

Arriviamo, quindi, al punto cruciale della questione: quando verrà eletto il nuovo presidente della Repubblica? La prima cosa da capire sono i quorum: nelle prime tre votazioni serve la maggioranza dei due terzi, ovvero 673 preferenze. Dalla quarta basta la maggioranza assoluta, ovvero 505.

Considerando i numeri delle varie forze politiche, senza un accordo molto largo - al momento apparentemente abbastanza lontano - sembra difficile un’elezione alla prima votazione. Stesso discorso potrebbe valere per il secondo e terzo scrutinio, per quanto un’intesa potrebbe essere trovata anche dopo il primo voto.

Sicuramente più semplice trovare un accordo politico a partire dal quarto scrutinio, quando saranno sufficienti 505 voti. Per questo motivo l’ipotesi al momento più probabile è quella che il nuovo presidente della Repubblica venga eletto tra giovedì (se si dovesse procedere con una votazione al giorno) e i giorni successivi. Non è infatti detto che l’intesa venga trovata per il quarto scrutinio che magari potrebbe finire con una sfida tra pochi candidati (probabilmente senza maggioranza, salvo sorprese) o con tante schede bianche.

Secondo i pronostici l’elezione potrebbe avvenire a partire dal quarto scrutinio, probabilmente con tempistiche non troppo lunghe: un’elezione fiume in un momento in cui l’emergenza sanitaria non è stata accantonata verrebbe vista come un segnale molto negativo e potrebbe aumentare la sfiducia nella politica, motivo per cui tutti i leader sembrano intenzionati a scongiurare questa ipotesi.

Sembra probabile, quindi, che il nuovo presidente della Repubblica verrà eletto tra giovedì e venerdì. Ipotesi che viene sottolineato anche dal leader di Italia Viva, Matteo Renzi, a L’Aria che tira, su La7. Entro il fine settimana e la fine del mese, quindi, il nome del successore di Mattarella dovrebbe essere ufficializzato.

Quando si insedierà il nuovo presidente della Repubblica

Una volta eletto il nuovo presidente della Repubblica viene redatto il verbale che il presidente della Camera, accompagnato dalla presidente del Senato, comunica al neo-eletto. Quando venne eletto Mattarella la comunicazione arrivò da Laura Boldrini alla Corte Costituzionale, poiché Mattarella era giudice della Consulta.

Una volta terminata questa operazione il capo dello Stato in carica si dimette se non è ancora concluso il suo mandato (quello di Mattarella si chiude il 3 febbraio). Si arriva poi al giuramento: non esistono tempi definiti tra l’elezione e il giuramento. Si può andare da un solo giorno fino ai 12 come avvenne nel caso di Giovanni Gronchi. Per Mattarella passarono tre giorni. Dal momento del giuramento il nuovo capo dello Stato sarà ufficialmente in carica.

Iscriviti a Money.it