Quali paesi cresceranno di più nel 2018? Le previsioni del FMI

Michela Del Zoppo

16 Ottobre 2017 - 18:00

La Libia crescerà il doppio rispetto al 2016 mentre il Venezuela vedrà i suoi prezzi quadruplicare rispetto a quest’anno. Tutte le previsioni di crescita dal Fondo Monetario Internazionale.

Quali paesi cresceranno di più nel 2018? Le previsioni del FMI

Martedì 10 ottobre sono state rese pubbliche le nuove proiezioni sullo stato dell’economia mondiale, prodotte durante la riunione annuale del FMI e della Banca Mondiale.

Si tratta di previsioni che vanno di pari passo con quelle del World Economic Outlook, che aveva messo in luce come la crescita dei salari nell’eurozona fosse inferiore ai livelli pre-crisi del 2008-2009.

Quali sono i paesi che cresceranno di più nel 2018 e quelli che invece avranno meno spazio di manvra?

La classifica

Secondo le ultime previsioni sull’economia mondiale del Fondo Monetario Internazionale sarà la Libia il paese che crescerà di più dal punto di vista finanziario. Paese sprofondato nel caos che cerca di uscire da decenni di dittatura, sarà primo in termini di crescita nel 2018. Se l’economia mondiale arriverà a crescere del 3,6% entro la fine dell’anno e di un 3,7% entro il 2018, la Libia lo farà rispettivamente del 55% e del 31%.

Il secondo paese in classifica si situa molto più in basso della Libia, almeno a livello di cifre. Si tratta di Macao, il cui PIL aumenterà entro quest’anno del 13,4% e di quasi il 7% nel 2018.
Fanalino di coda è il Venezuela, la cui economia perderà quasi il 21% entro il 2017 e un 6% in più il prossimo anno.

Le cifre del FMI sulla Libia

Nel 2017, l’economia della Libia è stata valutata in 20.971 milioni di dinari libici (15.310 milioni di dollari e 12.952 milioni di euro). Si tratta di appena un terzo del PIL del 2010, l’anno precedente la rivolta che avrebbe posto fine ai 42 anni di dittatura di Gheddafi con la sua morte. La primavera araba che ha spazzato via il dittatore ha lasciato dietro di sé un paese nel caos che perse all’improvviso due terzi della sua economia.

Dopo anni alla deriva, il paese ha recuperato nel 2016 con un PIL di 13.500 milioni di dinari (8.300 milioni di euro). Nel 2017, con la ripresa delle esportazioni di petrolio, l’economia libica è salita del 55% e il FMI prevede che nel 2018 crescerà del 31% in più fino a 16.990 milioni di euro. Certo è che, però, il paese dovrà avere a che fare con un’inflazione galoppante che supera il 32% quest’anno.

La situazione economica del Venezuela

Niente a che vedere in tal senso con il Venezuela in crisi, per il quale il FMI prevede un aumento medio dei prezzi del 652% quest’anno e del 2.350% nel 2018. Ciò significa che se un determinato prodotto valeva 10 bolivar l’anno scorso, alla fine di quest’anno costerà 75,2 bolivar e nel 2018 1.842: il suo prezzo si sarà moltiplicato per 184.

Secondo il FMI, inoltre, il Venezuela sarà il peggior paese del mondo dal punto di vista economico, con una caduta del PIL del 12% (4,6 punti in più rispetto alle previsioni di aprile), seguito dalla Guinea Equatoriale (-7,3%) e Sud Sudan (-6,2%).
Di fatto, il nuovo anno sarà molto buono a livello economico globale: solo sei dei 193 paesi misurati dal FMI assisteranno ad un rallentamento economico (Guinea Equatoriale, Venezuela, Nauru, Sudan del Sud, Puerto Rico e Swaziland), mentre la crescita globale sarà del 3,7%.

Le previsioni di crescita regione per regione

A livello di macroregioni, secondo il FMI l’Europa crescerà del 2,5% entro la fine di quest’anno, tre decimi più che nel 2018, sebbene l’organismo distingua fra economie avanzate, più lente (2,1% e 1,9%) ed emergenti (con più ritmo, 4,5% e 3,5%). Fra le economie che andranno meglio si situano Islanda (5,5% e 3,3%), Irlanda (4,1% e 3,4%) e Malta (5,1% e 4,4%).

I dati europei impallidiscono di fronte a quelli asiatici. Il FMI prevede una crescita per l’intero continente del 5,6% nel 2017 e del 5,5% nel 2018, una crescita capitanata dalla Cina (6,8% e 6,5%) e dall’India (6,7% e 7,4%).

In America, la crescita va per subcontinenti. Così il Nord crescerà di un 2,2% entro il 2017 mentre il Sud America avanzerà leggermente quest’anno (+0,6%) dalla recessione dell’anno scorso (-2,6%) e darà un’accelerata nel 2018 (+1,6%). Il Brasile esce a poco a poco dall’abisso (0,7% e 1,5%, rispettivamente quattro e due decimi più dell’ultima previsione di luglio). Lo stato con la performance migliore è la Bolivia, con una crescita del 4,2% quest’anno e del 4% il prossimo anno.

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