Prezzo del petrolio in calo: perché lo scenario torna incerto

Violetta Silvestri

12 Luglio 2021 - 12:44

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Prezzo del petrolio ancora in primo piano: dopo i guadagni, le quotazioni sono in perdita. A offuscare il greggio il caos OPEC, il timore variante Delta e scenari economici di nuovo preoccupanti.

Prezzo del petrolio in calo: perché lo scenario torna incerto

Prezzo del petrolio in calo: dopo i guadagni di due giorni fa, ora il greggio indietreggia, pressato nuovamente da incertezze.

Gli investitori stanno valutando le prospettive della domanda nel pieno di una ripresa dei contagi in molte regioni del mondo.

Dopo il caos OPEC, che non ha raggiunto un accordo sulla produzione futura, le incognite sulla variante Delta stanno mettendo in pericolo il rilancio sperato del petrolio. Con un fattore volatilità nelle quotazioni sempre più destabilizzante.

Cosa succede al prezzo del petrolio?

Petrolio in perdita: il Covid non dà tregua

Le quotazioni WTI e Brent viaggiano al ribasso stamane: alle ore 12.12 circa la prima perde l’1,72% a 73,25 dollari al barile. La seconda è in rosso dell’1,68% a 74,28 dollari al barile.

Il futuro della domanda di greggio è ripiombato nell’ombra.

Il lancio di vaccini e la ripresa dell’attività economica nelle principali economie, in particolare negli Stati Uniti, hanno sostenuto l’aumento del consumo di carburante. I dati, in generale, continuano a indicare una forte crescita della domanda nei prossimi mesi.

Tuttavia, gli investitori sono sempre più preoccupati per il potenziale impatto dei casi crescenti di nuove varianti del virus, coma il ceppo Delta.

Il Covid è tornato un tema caldo, anche per il mercato dell’oro nero. Gli Stati Uniti hanno riportato la maggior parte dei casi da metà maggio, con la variante diffusa nelle zone con meno vaccinati.

I funzionari francesi hanno avvertito di una nuova ondata, mentre il primo ministro britannico Boris Johnson consiglierà la popolazione di rimanere vigili mentre si prepara a revocare praticamente tutte le restrizioni rimanenti in Inghilterra.

In Asia, l’Indonesia è alle prese con una grave epidemia e il numero di casi è elevato anche in Thailandia e Malesia. Il Giappone sta tremando e ha eliminato il pubblico per i giochi olimpici, mentre in Australia si è tornati a misure restrittive.

Non solo virus: il greggio pressato da questi fattori

A rendere volatile e più incerto il petrolio è stato innanzitutto il fallimentare vertice OPEC della scorsa settimana.

Il mancato accordo sull’offerta da parte dell’alleanza dei Paesi produttori sta offuscando le prospettive dell’oro nero.

Senza un’intesa su quanto greggio pompare nei prossimi mesi e come gestire in modo condiviso l’allentamento dei tagli alla produzione, il rischio è di una guerra dei prezzi. Se ogni nazione decidesse di estrarre in modo indipendente, si potrebbe inondare il mercato in un momento di domanda incerta, con il crollo dei prezzi.

Ci sono anche segnali che il rimbalzo della Cina sta rallentando a un ritmo più veloce di quanto previsto dagli esperti.

Il prezzo del petrolio, quindi, rimane avvolto nell’incertezza e nella volatilità, che mandano cattivi messaggi agli investitori del settore.

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