Pos obbligatorio professionisti, ci sono novità sui limiti di fatturato, importi minimi e tempi di attuazione. Vediamo insieme quali sono e che cosa cambia.
Pos obbligatorio professionisti, torniamo a parlarne a breve distanza di tempo dagli ultimi aggiornamenti in merito, proprio per darvi conto di alcune rilevanti novità.
Lo scorso 19 dicembre, infatti, era stato il quotidiano economico Il Sole 24 Ore ad anticipare i contenuti della bozza del decreto attuativo del Ministero dello Sviluppo economico, che prevedeva alcune disposizioni volte a definire limiti e condizioni relativi all’obbligo di accettare i pagamenti con bancomat e carte di debito anche da parte degli studi professionali.
Soglia minima abbassata da 30 a 20 euro
Nella nuova bozza inviata dal Ministero alla Banca d’Italia, infatti, troviamo ad esempio l’abbassamento della soglia minima di pagamento dai 30 ai 20 euro, sotto i quali non scatterà, ovviamente, l’obbligo di accettare il pagamento tramite Pos. In ogni caso, l’imposizione troverà applicazione solo per ciò che riguarda le transazioni effettuate all’interno dei locali destinati allo svolgimento dell’attività di vendita o di prestazione del servizio.
Limite minimo di fatturato innalzato dai 200 mila ai 300 mila euro
Limitatamente ai primi sei mesi dalla data di entrata in vigore del decreto, inoltre, l’adempimento, non scatterà più per i professionisti il cui fatturato sia superiore ai 200 mila euro – così come anticipato il mese scorso - bensì ai 300 mila euro. Un cambio di rotta evidentemente dettato dalla volontà di venire incontro alle esigenze degli studi professionali più piccoli, che avevano duramente contestato l’intero impianto della norma (così come previsto dal decreto Crescita bis), arrivando anche a presentare apposite proposte emendative sul tema in occasione della legge di Stabilità. Al termine di questa prima fase “embrionale”, tuttavia, il già citato limite tornerà a quota 200 mila euro
Quali sono i tempi per l’entrata in vigore?
Ma l’aspetto forse più controverso riguarda proprio l’effettiva entrata in vigore del decreto (e quindi dell’obbligo di dotarsi di Pos per professionisti e commercianti). Questa nuova bozza, infatti, sembra concedere una certa dilazione rispetto alla prefissata scadenza del primo gennaio 2014. Viene infatti specificato che il testo diventerà effettivo non più dopo 60 giorni, bensì dopo 120. Come se non bastasse, entro 180 giorni (e non 90) dall’entrata in vigore dovrà essere emanato un secondo decreto che individui ulteriori modalità, termini ed eventuali importi minimi. Insomma, in fin dei conti, sembra proprio che il famoso obbligo di Pos scatterà effettivamente solo nel 2015.
Siamo quindi di fronte a novità che, in definitiva, sembrano poter far tirare un sospiro di sollievo a professionisti e commercianti, da mesi in prima linea contro un provvedimento fino all’ultimo troppo aleatorio in termini e condizioni, sul quale il Governo non ha voluto fare un ufficiale passo indietro, ma ha comunque concesso importanti deroghe e dilazioni. Resta comunque da verificare l’iter che la bozza si appresta a compiere: è necessario l’ok della Banca d’Italia ma anche quello del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
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