Pos obbligatorio per i professionisti, regalo da 2 miliardi per le banche

Valentina Brazioli

19 Novembre 2013 - 16:17

Con il Pos obbligatorio in arrivo un regalo da due miliardi per le banche, di cui circa 700 milioni di euro saranno invece costi aggiuntivi per i professionisti. Ecco cosa dice l’Osservatorio della Fondazione Studi dei consulenti del lavoro.

Pos obbligatorio per i professionisti, regalo da 2 miliardi per le banche

Pos per i professionisti: un obbligo dai costi significativi per loro, ma un vero affare per le banche. Questo, in breve, il parere dell’Osservatorio della Fondazione Studi dei consulenti del lavoro, che ha voluto analizzare le statistiche relative ai movimenti bancari negli ultimi anni per capire cosa significasse per i professionisti italiani dover avere un Pos.

Pos obbligatorio dal 1 gennaio 2014

L’introduzione è stata prevista con il Decreto Crescita bis, D.L. n. 179/2012, che dispone appunto l’obbligo di dotarsi di Pos dal 1° gennaio 2014. Un’imposizione che riguarderà non solo chi è nel settore della vendita dei prodotti, ma anche chi opera nel campo dei servizi professionali, e che sarà, quindi, di fatto obbligato ad accettare anche pagamenti tramite carte di debito, come i bancomat.

Ricavi aggiuntivi per le banche fino a 2 miliardi di euro

Ma cosa è emerso dalle analisi dell’Osservatorio della Fondazione Studi dei consulenti del lavoro, tra i primi a volerci veder chiaro su possibili nuovi oneri a carico dei professionisti nostrani? Semplice: l’ennesimo regalo tutto a favore delle banche. L’introduzione dei Pos, infatti, frutterà al nostro sistema creditizio oltre due miliardi di euro l’anno: parliamo infatti di una bella fetta di mercato, che coinvolgerà i circa 5 milioni di soggetti che in Italia esercitano attività di impresa, e che in un anno spendono complessivamente 35 miliardi di euro per avvalersi di servizi professionali di vario tipo. Un volume d’affari al quale adesso si applicherà la classica commissione bancaria sui pagamenti (3% medio). E già solo così si arriva a una bella mancia di oltre 1 miliardo di euro per le banche nostrane.

Stangata da 700 milioni di euro per i professionisti

Ma non finisce qui: i ben 2 milioni e 300 mila professionisti italiani (a tanto ammontano gli iscritti ai diversi ordini professionali presenti nel nostro Paese) per installare il Pos – di cui difficilmente disponevano in precedenza - dovranno accollarsi costi ad esclusivo vantaggio delle banche: 150 euro circa per il rilascio del dispositivo e altrettanti per il canone, con un esborso complessivo, per l’intera categoria, di circa 700 milioni di euro. Un’imposizione che a molti appare ingiusta, onerosa e forse non del tutto efficiente: dall’obbligo previsto dalla legge 221 del 17 dicembre 2012, infatti, sono escluse le carte di credito le quali, a differenza dei bancomat, non prevedono plafond giornalieri e che quindi sarebbero potute essere maggiormente utili per pagare le fatture dagli importi più consistenti. Una situazione tutta in divenire, quindi, anche alla luce del fatto che mancano ancora i decreti attuativi da parte del Ministero dello Sviluppo economico. Ancora da chiarire, quindi, l’efficacia di questa disposizione, anche perché ad oggi il 90% delle transazioni tra professionisti e clienti avviene tramite bonifico o assegno.

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