Permessi Legge 104 anche al convivente: interviene la Consulta

Francesco Oliva

15 Novembre 2016 - 07:45

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Anche il convivente ha diritto ai permessi legge 104: vediamo tutte le novità in vigore dopo la storica sentenza della Corte Costituzionale numero 213/2016.

Permessi Legge 104 anche al convivente: interviene la Consulta

Permessi Legge 104: le ultime novità in tema di permessi ex Legge n.104/1992 previsti per i lavoratori con disabilità e per i soggetti che li assistono arrivano dalla Corte Costituzionale.

Con una importante pronuncia sulla Legge 104 infatti la Corte Costituzionale si è pronunciata sulla possibilità di riconoscere il diritto di usufruire dei permessi ex Legge n.104/1992 anche per i conviventi.

In particolare la Corte Costituzionale si è pronunciata sull’articolo 33, comma 3, della Legge 104/1992 che non riconosce come fruitori dei permessi ex Legge n.104/1992 anche i conviventi, vale a dire coloro che non sono legati da un vincolo di matrimonio.

Vediamo quindi le ultime novità sui permessi Legge 104, in particolare se anche ai conviventi è riconosciuto il diritto di usufruire dei permessi ex Legge n.104/1992.

Permessi Legge 104: cosa sono e a chi spettano?

I permessi Legge 104 sono dei permessi mensili retribuiti che vengono riconosciuti dal datore di lavoro e permettono al coniuge, parenti o affini della persona affetta da handicap grave di poter prestare assistenza al famigliare disabile grazie a 3 giorni di permesso retribuito.

Stando alla formulazione della Legge 104/92 i permessi non spettano invece ai cd conviventi more uxorio, coloro che pur non essendo sposati, convivono stabilmente e costituiscono una coppia di fatto.

Proprio su questa esclusione dalla platea dei beneficiari dei permessi ex Legge n.104/1992 si è recentemente espressa la Corte Costituzionale chiarendo come anche la convivenza more uxorio, sebbene sia per natura giuridica diversa rispetto al rapporto di matrimonio, sia fondata sulla affectio quotidiana.

Per questo motivo i permessi Legge 104 vanno estesi anche ai conviventi purchè dice la Corte Costituzionale, si tratti di convivenze di fatto caratterizzate da un grado accertato di stabilità.

Permessi Legge 104 ai conviventi: cosa dice la Corte Costituzionale

La Corte Costituzionale con sentenza n.213 del 5 luglio 2016 ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 33 comma 3 in quanto non prevede il diritto di usufruire dei permessi ex Legge 104 anche da parte del convivente.

Infatti tra i soggetti legittimati ad usufruire del permesso mensile retribuito per l’assistenza alla persona con handicap in situazione di gravità sono previsti esclusivamente il coniuge, i parenti o affini entro il secondo grado.

La Corte Costituzionale ha motivato la sua decisione sulla interpretazione degli artt. 2, 3, e 32 della Costituzione in forza dei quali si è così pronunciata ritenendo:

irragionevole che nell’elencazione dei soggetti legittimati a fruire del permesso mensile retribuito ivi disciplinato, non sia incluso il convivente della persona con handicap in situazione di gravità.

Alla luce quindi del mutato quadro legislativo che riconosce anche la famiglia di fatto, l’illegittimità costituzionale dell’art. 33, comma 3, della legge n. 104 del 1992 deriva dall’esclusione del convivente more uxorio tra i beneficiari dei permessi ex Legge 104.

Come spiegato dalla Corte Costituzionale l’esclusione del convivente violerebbe l’art. 2 Cost., non consentendo alla persona affetta da handicap grave di beneficiare della piena ed effettiva assistenza nell’ambito di una formazione sociale che la stessa ha contribuito a creare e che è sede di svolgimento della propria personalità.

La Corte Costituzionale ha poi ricordato come la ratio legis dei permessi mensili retribuiti risiede nella tutela della salute psico-fisica del disabile, che rappresenta la finalità che lo Stato vuole perseguire attraverso la Legge 104/92.

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