Pensioni, ultime notizie: la proroga Opzione donna ci sarà?

Chiara Troncarelli

28 Settembre 2016 - 12:53

Riforma pensioni, ultime notizie: la proroga Opzione donna ci sarà? Entro il 30 settembre il Governo deve decidere su Opzione donna. Facciamo il punto della situazione.

Pensioni, ultime notizie: la proroga Opzione donna ci sarà?

Riforma pensioni: in attesa dell’incontro di oggi tra Governo e sindacati sul tema delle pensioni, tra i tanti nodi ancora da sciogliere resta anche la possibilità di proroga Opzione Donna.

Al momento infatti Opzione donna è ancora utilizzabile per l’anno 2016: le lavoratrici in possesso dei requisiti previsti dalla legge hanno la possibilità di andare in pensione anticipata aderendo al regime Opzione donna, a costo ovviamente di una penalizzazione sull’assegno pensionistico.

Ma ci sarà una proroga per Opzione donna? Il Governo e l’Inps hanno tempo fino al 30 settembre per decidere di rinnovare il regime Opzione donna consentendo così l’accesso alla pensione anticipata a quelle lavoratrici che non hanno potuto usufruirne nel 2016.

La Legge di Stabilità 2016 infatti permette una proroga Opzione donna purchè il Governo trovi le risorse disponibili per finanziare il regime sperimentale.

Facciamo quindi il punto della situazione e vediamo le ultime notizie su proroga Opzione donna, in particolare quali sono le possibilità che il Governo decida di prorogare Opzione donna.

Pensioni, Opzione donna: quali sono i requisiti?

Opzione donna è un regime sperimentale nato per ovviare ai nuovi requisiti pensionisitici stabiliti dalla Riforma Fornero che di fatto ha allungato l’età pensionabile per tutti i lavoratori e le lavoratrici.

Grazie ad Opzione donna infatti le lavoratrici possono andare in pensione anticipata se in possesso dei requisiti previsti dalla legge: al momento tali requisiti per Opzione donna consistono nell’aver compiuto entro il 31 dicembre 2015, i 57 anni e 3 mesi di età (58 anni e 3 mesi nel caso di lavoratrici autonome) e versato almeno 35 anni di contributi.

Scegliendo Opzione donna però l’assegno pensionistico subisce una sensibile riduzione pari al 25/30% dell’importo totale calcolato con il sistema contributivo.

Per questo motivo si era anche paventata la possibilità di una sostituzione di Opzione donna con l’Ape, l’anticipo pensionistico previsto dal Governo e al centro della Riforma pensioni, perchè in entrambi i casi la pensione anticipata costerebbe molto in termini economici alle lavoratrici comportando una riduzione dell’assegno pensionistico rispetto all’importo che si maturerebbe andando in pensione senza sconti.

Pensioni, Opzione donna: proroga in arrivo?

Sulla proroga Opzione donna negli ultimi mesi si è parlato moltissimo: già a fine luglio il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti aveva dichiarato che era possibile una proroga Opzione donna per consentire alle lavoratrici in possesso dei requisiti richiesti dalla legge di usufruire del regime Opzione donna.

Secondo il ministro Poletti infatti la proroga Opzione donna potrebbe essere finanziata tramite l’impiego delle risorse non utilizzate per interventi con finalità analoghe a quella di Opzione donna.

Il nodo da sciogliere infatti sulla proroga Opzione donna è solo economico: il finanziamento della proroga Opzione donna è stato stimato circa 2,5 miliardi di euro. Tale cifra consentirebbe la pensione anticipata a 36 mila lavoratrici fino al 2022.

La risposta sulla proroga Opzione donna dovrà avvenire entro il 30 settembre 2016: la Legge di Stabilità 2016 infatti ha previsto tale scadenza per il Governo che dovrà comunicare, dati alla mano, se la proroga per Opzione donna ci sarà.

Se le risorse per finanziare Opzione donna ci saranno quindi, potranno fare domanda per la pensione anticipata le lavoratrici nate nel 1957-1958 rimaste finora escluse dal regime sperimentale Opzione donna.

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