Naspi 2015, dal 1 Maggio in vigore: vantaggi e svantaggi per i contribuenti con contributi pieni e frammentati

Simone Casavecchia

28/04/2015

Con l’arrivo della nuova Naspi 2015 sono molti i vantaggi e gli svantaggi previsti per i contribuenti, soggetti a un differente trattamento in base ai contributi precedentemente versati.

Naspi 2015, dal 1 Maggio in vigore: vantaggi e svantaggi per i contribuenti con contributi pieni e frammentati

E’ ormai questione di giorni per il debutto della nuova Naspi che, dal prossimo 1 Maggio, prenderà il posto delle vecchie Aspi e mini-Aspi, sostuite dai recenti provvedimenti presi dal Governo sugli ammortizzatori sociali, nell’ambito del Jobs Act.

Riguardo alla nuova Naspi, come sugli altri ammortizzatori sociali, sono però ancora molti i dubbi e le perplessità dei contribuenti che si chiedono cosa cambia nei vari casi e se si tratta davvero di un progresso rispetto alle vecchie Aspi e mini Aspi. Per questo è opportuno capire cosa cambia e cosa resta invariato e quali sono i reali vantaggi e svantaggi per i lavoratori, soprattutto al variare delle carriere contributive.

Vantaggi della Naspi
Tra i vantaggi della Naspi vanno sicuramente ricordati:

  • l’allargamento della platea dei beneficiari, dal momento che si passerà da una copertura del 96% degli assicurati a una copertura del 97,2% degli assicurati dalla Previdenza Italiana. Ciò perché sono stati resi meno restrittivi i requisiti per ottenere il nuovo sussidio di disoccupazione:
    • con la vecchia Aspi era necessario aver versato almeno un anno di contributi nel biennio precedente;
    • con la nuova Naspi sono necessarie solo 13 settimane di contributi effettivamente versate negli ultimi 4 anni, precedenti il momento della disoccupazione;
  • La durata del sussidio di disoccupazione sarà elevata a 24 mesi (dal 2017 i mesi diventeranno 18) e sarà legata alle settimane di contribuzione degli ultimi 4 anni, corrispondendo alla metà di esse, e non all’età del lavoratore;
  • Aumento dell’importo del sussidio:
    • la vecchia Aspi prevedeva un importo massimo di 1167,91 euro;
    • la nuova Naspi ha un importo massimo di 1300 euro;

Contributi pieni e contributi frammentati
Riguardo a questo aspetto non è possibile dare un giudizio univoco, dal momento che la Naspi diventerà più conveniente per i contribuenti con carriere contributive piene, ossia senza interruzioni, mentre diventerà svantaggiosa per tutte quelle categorie di contribuenti che hanno dei "buchi" nelle loro carriere contributive, ovvero dei periodi di non lavoro in cui i contributi non sono stati versati.

  • Se, ad esempio, un contribuente con più di 55 anni, ha sempre versato contributi nei 4 anni precedenti al momento della disoccupazione (contributi pieni) la Naspi risulterà più vantaggiosa perché tale contribuente avrà diritto a un assegno fino a un massimo di 24 mesi;
  • Se il contribuente avrà versato solo la metà dei contributi previsti negli ultimi 4 anni (ossia 24 mesi) si vedrà un sussidio dimezzato, quindi pari a 12 mesi, per il solo fatto che la carriera contributiva di tale lavoratore è caratterizzata da "buchi"; in questo caso la Naspi diventa meno vantaggiosa rispetto alla vecchia Aspi;

Svantaggi della Naspi
Tra gli svantaggi o, almeno, tra quelli che possono essere considerati come degli adempimenti aggiuntivi, è opportuno ricordare:

  • lo stretto legame tra Naspi e politiche attive del lavoro, in base al quale la fruizione del sussidio di disoccupazione è strettamente collegata alla ricerca attiva di un nuovo impiego e alla frequenza di corsi di riqualificazione professionale;
  • per il calcolo della nuova Naspi non vengono tenuti in considerazioni i periodi contributivi che, nell’arco dei 4 anni precedenti al momento di disoccupazione, hanno già dato luogo ad assegni di disoccupazione;
  • Dal 2016 la Naspi sostituirà anche l’indennità di mobilità, prevista oggi per le aziende più grandi. In questo caso la durata massima dell’indennità di mobilità (che varia in base all’età del lavoratore) di 36 mesi sarà comunque ridotta a un’indennità massima di 24 mesi.
  • L’assegno di disoccupazione della Naspi viene decurtato più velocemente rispetto alla vecchia Aspi perché subisce una riduzione del 3% al mese dal quarto mese di fruizione; nel caso in cui si percepisca l’indennità per 16 mesi si ottiene una penalizzazione del 39% con la nuova Naspi;
  • è previsto un tetto per i contributi figurativi ottenibili durante la fruizione della Naspi, mentre per la Aspi tale tetto non era previsto. I contributi figurativi che possono essere ottenuti corrispondono a un importo (massimo) di 1,4 volte l’importo massimo dell’Aspi (1.300 euro per il 2015) e quindi, per quest’anno, a 1.820 euro;

Evoluzione della normativa
Per quanto riguarda la normativa i contribuenti dovranno prestare attenzione alle seguenti disposizioni:

  • le istruzioni appena emanate dall’INPS, rigurardo alla Dis Coll, l’indennità di disoccupazione per i collaboratori a progetto;
  • le regole attuative della nuova Naspi che saranno presto emanate dall’INPS e che prevederanno provvedimenti specifici per la fase di transizione dall’Aspi alla Naspi;
  • le disposizioni specifiche per i lavoratori stagionali, tra le categorie maggiormente penalizzati dalle carriere contributive discontinue, per i quali, almeno per il 2015, sarà prevista la conservazione delle tutele previste dall’Aspi.

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