Mutuo ristrutturazione: cos’è, come richiedere, conviene?

Teresa Maddonni

25 Maggio 2022 - 17:58

condividi

Tutto sul mutuo ristrutturazione casa che permette di operare interventi ordinari o straordinari sull’edificio, anche per grandi opere. Requisiti, come richiederlo e documentazione da presentare.

Mutuo ristrutturazione: cos’è, come richiedere, conviene?

Se state pensando di rinnovare casa potete accedere al mutuo ristrutturazione concesso dalle banche a determinate condizioni. Ma quali sono i requisiti per ottenere il mutuo ristrutturazione? Come si richiede?

Domande lecite e alle quali cercheremo di rispondere in modo chiaro nella nostra guida sul mutuo ristrutturazione, ricordando che tra le tante opportunità in materia di abitazioni occorre annoverare anche il mutuo prima casa.

Una volta compreso cos’è il mutuo ristrutturazione, occorre anche capire se e quando conviene. Il prestito viene concesso dalle banche o altri istituti di credito fino a 30 anni, a rate e la percentuale dei costi dei lavori coperta dal finanziamento per ristrutturazioni che richiedono concessione edilizia arriva fino all’80%.

Il cliente che si appresta a stipulare un contratto di mutuo per la ristrutturazione può anche scegliere la tipologia di tasso di interesse, se fisso o variabile. Ovviamente queste sono tutte condizioni che possono variare da banca a banca, tocca all’utente scegliere quello che più fa al proprio caso. Vediamo allora nel dettaglio cos’è e come funziona il mutuo ristrutturazione casa, come richiederlo e quando conviene.

Mutuo ristrutturazione: cos’è

Il mutuo ristrutturazione è una forma di prestito concesso dalla banca o altro istituto di credito. Il mutuo in oggetto serve a finanziare i lavori di ristrutturazione di un edificio e l’importo concesso cambia a seconda dell’entità degli stessi. Il mutuo ristrutturazione può andare da un minimo di 5 a un massimo di 30 anni e il tasso di interesse può essere variabile, fisso o misto.

Prendiamo come esempio il mutuo per ristrutturazione “Domus” di Intesa Sanpaolo. La banca concede un prestito fino a 100mila euro e fino a 30 anni, con la possibilità di erogazione dell’intera somma al momento della sottoscrizione del mutuo per piccole ristrutturazioni.

Il piano di rimborso cambia a seconda che il cliente vada a scegliere il tasso fisso o variabile. Riportiamo sempre, a titolo esemplificativo, le condizioni di Intesa Sanpaolo. In caso di tasso fisso l’istituto prevede:

  • un piano base con il tasso e l’importo della rata definiti all’erogazione del mutuo e che non cambiano per tutta la durata del finanziamento;
  • multiopzione con un mutuo prima a tasso fisso, salvo la possibilità per il cliente di scegliere ogni 3 o 5 anni il tipo di tasso da applicare al periodo successivo quindi se ancora fisso o variabile;
  • bilanciato, vale a dire con la possibilità concessa al cliente di poter scegliere la quota del mutuo finanziata a tasso fisso (70%, 60%, 50%) e quella finanziata a tasso variabile (30%, 40%, 50%).

Nel caso in cui il mutuatario opti dall’inizio per il tasso variabile al solito, come si legge sul sito della banca, ha tre opzioni:

  • piano base con il tasso e la rata che variano periodicamente in funzione dell’andamento dell’indice di riferimento (Euribor 1M o MRO della BCE);
  • multiopzione con il mutuo che in questo caso inizia a tasso variabile salvo la possibilità per il mutuatario di scegliere, ogni 3 o 5 anni, tra fisso e variabile;
  • bilanciato con la possibilità del cliente di scegliere, alla richiesta del mutuo, la quota del finanziamento a tasso variabile (70%, 60%) e quella finanziata a tasso fisso (30%, 40%)
  • CAP di tasso vale a dire la facoltà di fissare un tetto massimo (CAP) sul tasso di interesse variabile per l’intero piano di rimborso o solo per la prima metà della durata.

Anche Banca Sella, per fare un altro esempio, prevede un mutuo fino a 100mila euro per una durata fino a 10 anni e con un periodo di preammortamento fino a 12 mesi che tuttavia varia a seconda della finalità di utilizzo del prestito e anche della durata dei lavori.

Il mutuo ristrutturazione può essere di tre tipologie:

  • per manutenzione ordinaria dell’edificio che riguarda quindi interventi su strutture già esistenti e su alcune parti dello stesso per il ripristino delle funzionalità;
  • per manutenzione straordinaria per interventi sulla struttura e le sue parti portanti;
  • ristrutturazione grandi opere e quindi il finanziamento di interventi che determinano cambiamenti sostanziali nella struttura dell’edificio come per esempio un suo ampliamento.

Per ciascun tipo di mutuo esiste una documentazione specifica da presentare durante la richiesta.

Mutuo ristrutturazione: requisiti

Per richiedere il mutuo ristrutturazione occorre avere determinati requisiti. Ovviamente molto dipende dalla banca alla quale si richiede il prestito per apportare delle modifiche alla propria abitazione. Sicuramente tra i requisiti richiesti per il mutuo ristrutturazione c’è un contratto di lavoro, come garanzia della banca per la restituzione del prestito, quindi della busta paga. Pertanto colui che andrà a richiedere il mutuo per la ristrutturazione dovrà avere:

  • un contratto a tempo indeterminato;
  • un contratto a tempo determinato pari alla durata del prestito concesso;
  • una pensione.

Banca Sella, per fare un esempio, all’atto della concessione del prestito per la ristrutturazione richiede, tra gli altri documenti da presentare, anche la busta paga o il cedolino pensione. Possono quindi richiedere il mutuo anche i pensionati sempre nel limite previsto dei 75 anni di età.

Come richiedere il mutuo ristrutturazione

Per richiedere il mutuo ristrutturazione occorre prima di tutto individuare la banca più conveniente disposta a concederlo. Bisogna quindi ritornare alla distinzione delle diverse tipologie di intervento di cui sopra e individuare anche la differente documentazione richiesta per accedere al prestito. Per richiedere il mutuo per ristrutturare casa occorre avere:

  • una busta paga;
  • un cedolino pensione.

Per richiedere il mutuo ristrutturazione occorre presentarsi nella banca scelta alla quale è possibile anche chiedere informazioni attraverso i servizi online della stessa. La documentazione da presentare per ottenere il prestito cambia a seconda del tipo di ristrutturazione di cui abbiamo detto e quindi a seconda che si tratti di manutenzione ordinaria dell’edificio, straordinaria o di grandi opere. Nel dettaglio bisogna presentare:

  • il preventivo di spesa della ditta esecutrice dei lavori in caso di manutenzione ordinaria dell’edificio;
  • il progetto edilizio, la domanda di autorizzazione edilizia al Comune, la denuncia di inizio attività (DIA) e il preventivo della ditta esecutrice dei lavori in caso di manutenzione straordinaria dell’edificio;
  • la concessione edilizia e la ricevuta del contributo di costruzione versato al comune, per le grandi opere.

Una volta ottenuto il finanziamento occorrerà scegliere la modalità di erogazione del mutuo che può essere pertanto:

Quando conviene il mutuo ristrutturazione

Chi sta pensando di modificare la propria abitazione potrebbe chiedersi quando conviene il mutuo ristrutturazione rispetto ad altre tipologie di prestito. Questo finanziamento è la soluzione per chi, non avendo abbastanza liquidità, decide di ristrutturare la propria abitazione anche qualora vi siano dei problemi strutturali evidenti.

Il mutuo ristrutturazione conviene perché:

  • prevede solitamente dei tassi d’interesse più bassi rispetto al prestito personale;
  • è più facile ottenerlo se confrontato con il mutuo acquisto dal momento che spesso gli interventi richiedono cifre basse;
  • la possibilità di sfruttare bonus fiscali per interventi che vanno dall’antisismica alla riduzione dell’impatto ambientale.

Iscriviti a Money.it

SONDAGGIO