Miglior tasso mutuo luglio 2025, la classifica

Claudia Cervi

15 Luglio 2025 - 12:52

Mutui casa luglio 2025. La classifica aggiornata dei migliori tassi e novità in arrivo. Ecco cosa conviene scegliere ora.

Miglior tasso mutuo luglio 2025, la classifica

Chi sta pensando di accendere un mutuo oggi si trova in un momento di mercato inedito da oltre due anni: i tassi variabili sono tornati a scendere, mentre i fissi, pur saliti lievemente, restano competitivi. Ma quale conviene davvero a luglio 2025?

E cosa dicono i segnali che arrivano dalla Bce e dall’andamento dell’euro? Facciamo il punto con una classifica aggiornata delle migliori offerte di mutuo e qualche riflessione utile per scegliere con maggiore consapevolezza.

Previsioni Euribor 3 mesi Previsioni Euribor 3 mesi Fonte Euribor, elaborazione Money.it

La classifica del miglior tasso mutuo luglio 2025. Fisso, variabile, surroga o under 36?

Con otto tagli consecutivi, la Bce ha riportato il tasso principale al 2%. L’Euribor a 3 mesi si è stabilizzato intorno al 2%, mentre l’IRS a 20 anni è inferiore al 3%. In termini di TAEG, il differenziale tra fisso e variabile si è dunque assottigliato a meno di 40 punti base.

Questo significa una maggiore possibilità di scelta per chi oggi deve aprire un mutuo, con il variabile che torna competitivo e il fisso che resta il più scelto per chi vuole certezze a lungo termine. La differenza tra le due tipologie di mutuo, tradotta in termini pratici, è infatti minima: su un mutuo medio da 150.000 euro a 25 anni, la rata mensile è oggi di circa 690 euro col fisso contro 670 euro col variabile.

Ecco le migliori offerte di luglio 2025 per un mutuo prima casa da 150.000 euro a 25 anni.

Mutui a tasso fisso (prima casa):

  • Credit Agricole: TAN 2,65%, TAEG 2,84%, rata mensile di 684 euro.
  • Banco Desio: TAN 2,70%, TAEG 2,85%, rata mensile 688 euro.
  • Bnp-Paribas: TAN 2,70%, TAEG 3,01%, rata mensile di 688 euro.

Per immobili ad alta efficienza energetica (mutui green) o in presenza di un loan-to-value inferiore all’80%, alcune banche offrono condizioni ancora più convenienti. Per esempio Intesa Sanpaolo chiede un TAEG del 2,67% e una rata di 681 euro al mese.

Mutui a tasso variabile:

  • Monte dei Paschi di Siena: tasso variabile (Euribor 3 mesi +0,3%) 2,21%, TAEG 2,44%, rata 651 euro.
  • ING: tasso iniziale 2,42% (Euribor 3M +0,45%), TAEG 2,59%, rata mensile 667 euro.
  • Crédit Agricole: tasso iniziale 2,49% (Euribor 3M +0,50%) TAEG a partire dal 2,68%, rata mensile 672 euro.

Mutui prima casa per under 36:
Le agevolazioni statali per i giovani under 36 sono state prorogate anche per il secondo semestre 2025. Grazie alla garanzia pubblica che può coprire fino al 90% del valore dell’immobile, molte banche propongono condizioni agevolate (sia a tasso fisso che variabile) con spread più bassi, minori costi di istruttoria e minori richieste di liquidità iniziale. È possibile ottenere offerte in linea con quelle standard, ma con maggiore accessibilità.

Mutui in surroga:
Buone notizie anche per chi ha già un mutuo acceso negli anni recenti a tassi più elevati. A luglio si trovano offerte di surroga a tasso fisso sotto il 2,9%. Per molti mutuatari, si tratta di un’occasione concreta per ridurre la rata mensile e blindare condizioni più favorevoli, approfittando di un contesto che, almeno per ora, rimane in fase di riequilibrio.

Previsioni mutuo 2026, tra Bce, euro forte e aspettative sui tassi

La fotografia di luglio non è statica e chi firma un mutuo oggi deve guardare oltre la rata iniziale. La Bce ha tagliato il tasso d’interesse principale al 2% a giugno, ma non è detto che si fermi qui. L’inflazione sotto controllo e l’euro forte (che di fatto frena i prezzi al consumo) potrebbero spingere il Consiglio direttivo verso nuovi ribassi entro fine anno e forse già a settembre.

Questo scenario rende il mutuo a tasso variabile più attraente, soprattutto per chi ha una pianificazione finanziaria flessibile o punta a estinguere il mutuo in tempi brevi. Ma attenzione. Eventuali shock, come un’escalation nelle tensioni commerciali tra USA, Cina e UE, potrebbero rallentare il ciclo dei tagli o addirittura invertirlo. Dunque vale la pena chiedersi quanto rischio si è disposti a correre in cambio di un risparmio potenziale.

Al contrario, chi desidera stabilità e sicurezza può ancora beneficiare di un mutuo fisso sotto il 3% a 20 o 30 anni, ben lontano dai picchi toccati nel 2023. Per molti, resta l’opzione ideale.

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# Mutuo

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