Meglio il mutuo o il prestito per ristrutturare casa nel 2025? Ecco quale conviene davvero, con guida ai costi, tassi, tempi, vantaggi fiscali e consigli pratici per scegliere bene.
Chi decide di ristrutturare casa, il più delle volte, lo fa per migliorare la qualità della vita. Ma tra l’idea e il cantiere c’è di mezzo un ostacolo concreto: la mancanza di liquidità. Negli ultimi anni i costi sono lievitati (tra materiali, manodopera, impianti, finiture) e anche con bonus e agevolazioni, le spese iniziali restano elevate. Senza soldi a disposizione, molti rinunciano ancora prima di iniziare.
Nel 2025 lo scenario sta cambiando e dopo una lunga fase di rialzi, i tassi d’interesse hanno cominciato a scendere, aprendo nuove opportunità per chi cerca finanziamenti. E così sono in molti a domandarsi se sia meglio accendere un mutuo o richiedere un prestito personale per ristrutturare casa.
Non c’è una risposta unica. Dipende da quanto serve, da quanto tempo si ha per restituire i soldi e dalla capacità di sostenere una rata mensile. In questa guida proviamo a fare chiarezza, con numeri alla mano e scenari aggiornati al contesto attuale.
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Quando conviene il mutuo per ristrutturazione
Il mutuo ristrutturazione è pensato per interventi importanti, come il rifacimento del tetto, del cappotto termico, riqualificazione energetica, ristrutturazioni complete o consolidamento antisismico. In pratica, tutti quei lavori che richiedono un investimento importante e tempi lunghi di rientro.
Le condizioni tipiche:
- Importo minimo: 40.000 euro
- Durata: da 5 a 30 anni
- Tassi medi 2025: 3,5-4% fisso (in calo dopo il taglio BCE di giugno)
- Spese accessorie: perizia, notaio, istruttoria (2.500-3.500 euro in media)
- Garanzia: ipoteca sull’immobile
Per esempio, una ristrutturazione da 100.000 euro da rimborsare in 20 anni potrebbe avere una rata mensile inferiore ai 550 euro, ma con costi di perizia, notaio e istruttoria che possono pesare anche per 2.500-3.500 euro all’inizio. Inoltre, l’immobile sarà vincolato da ipoteca fino alla fine del rimborso.
La vera domanda da porsi è se vale la pena ipotecare la casa per ristrutturarla. Se l’intervento è importante e il tempo di rientro lungo, probabilmente sì. Ma va tenuto conto che l’accesso al mutuo richiede requisiti più stringenti, come un reddito dimostrabile, stabilità lavorativa, spesso anche una buona storia creditizia. Senza contare che, per ottenere un mutuo, possono volerci anche due o tre mesi. Un’attesa che rischia di bloccare i lavori prima ancora di iniziare.
Quando scegliere il prestito personale
Il prestito personale è più snello, veloce e flessibile. Nessun atto notarile, nessuna ipoteca, solo una richiesta online o direttamente in banca. E, in media, i soldi arrivano entro 5-10 giorni. È ideale per interventi meno strutturali come rifacimento bagno, nuova cucina, infissi, impianto fotovoltaico o pompa di calore.
Le condizioni tipiche:
- Importo massimo: 75.000-100.000 euro
- Durata: da 1 a 10 anni
- Tassi medi 2025: 7-10% annuo
- Spese accessorie: minime o assenti
- Garanzia: solo reddito (senza ipoteca)
Facciamo un esempio concreto. Per una ristrutturazione da 50.000 euro, un prestito in 10 anni comporta una rata intorno ai 590-600 euro mensili. Ma senza vincolare l’immobile né affrontare lunghe attese burocratiche. In più, se i lavori rientrano nel perimetro degli incentivi statali (come il bonus ristrutturazione 2025, con detrazione del 50%), il prestito può essere una scorciatoia utile anche per anticipare i rimborsi fiscali.
FAQ
Meglio un mutuo o un prestito per ristrutturare casa nel 2025?
Dipende. Per importi elevati e lavori importanti, il mutuo è più sostenibile nel lungo periodo. Per spese rapide e gestibili, meglio il prestito.
Posso ottenere un prestito personale per la ristrutturazione della prima casa?
Sì, fino a 100.000 euro e senza ipoteca. Ideale per lavori più semplici o urgenti.
Con il mutuo posso accedere al bonus ristrutturazione?
Sì, il bonus fiscale è legato alla natura dei lavori, non al tipo di finanziamento.
Si può richiedere il prestito solo a lavori iniziati?
No, meglio chiederlo prima di iniziare, per poter pagare le imprese e recuperare le spese con le detrazioni.
Come decidere davvero?
Se hai un progetto in mente e stai cercando la soluzione migliore per finanziarlo, la chiave è farti due preventivi distinti: uno per mutuo, uno per prestito. Confronta non solo le rate mensili, ma anche costi iniziali, vincoli, tempi di erogazione e la tua effettiva capacità di rimborso.
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