Mutui agevolati: come funziona il plafond casa 2014? Ecco l’elenco delle banche aderenti

Valentina Pennacchio

7 Marzo 2014 - 09:47

Dal 5 marzo è attivo il plafond casa per la concessione dei mutui agevolati. Come funziona e quali sono le banche aderenti al fondo?

Mutui agevolati: come funziona il plafond casa 2014? Ecco l’elenco delle banche aderenti

Nel piano casa del Governo Renzi trova spazio il capitolo sui mutui agevolati, grazie al plafond casa attivato dal 5 marzo e istituito con il Decreto IMU (decreto legge n. 102/2013) varato dall’ex Governo Letta.

Che significa? Coloro che vogliono acquistare o ristrutturare una casa potranno chiedere un mutuo a tasso agevolato alle banche che hanno stipulato una specifica convenzione con la Cdp, Cassa depositi e prestiti.

Come funziona il plafond casa?

Il plafond casa è un fondo di 2 miliardi di euro, istituto presso la Cdp, a cui le famiglie potranno accedere per:

  • acquistare l’abitazione principale chiedendo un mutuo a tassi agevolati. E’ possibile richiedere un massimo di 250.000 euro, che diventano 350.000 se si aggiungono interventi di ristrutturazione e miglioramento energetico;
  • chiedere un prestito per la ristrutturazione e il miglioramento dell’efficienza energetica della propria casa (classi energetiche A, B, C o D). E’ possibile richiedere un massimo di 100.000 euro.

I costi del finanziamento vengono decisi dalle banche, l’unico requisito è che il mutuo (che può essere richiesto a 10, 20 o 30 anni) deve essere concesso a tassi agevolati rispetto a quelli standard.

Quali sono i requisiti per fare domanda?

Possono aderire al plafond casa tutte le persone fisiche, residenti in Italia, che chiedono mutui alle banche che hanno stipulato la convenzione con la Cdp. Avranno priorità:

  • le giovani coppie (coniugi o conviventi da almeno 2 anni con un età non superiore, per l’uno a 35 anni, per l’altro a 40);
  • le famiglie numerose (con 3 figli o più);
  • le famiglie che hanno nel proprio nucleo un disabile.

Come fare domanda?

La prima cosa da fare è capire le banche aderenti, che sono quelle elencate nella tabella (dati aggiornati al 5 marzo).

ABI Denominazione
2008 UNICREDIT S.P.A.
3268 BANCA SELLA S.P.A.
5216 CREDITO VALTELLINESE
6270 CASSA DI RISPARMIO DI RAVENNA S.P.A.
7110 BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI NAPOLI S.C.P.A.
8120 CASSA RURALE LAVIS - VALLE DI CEMBRA - BANCA DI CREDITO COOPERATIVO S.C.
8425 BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI CAMBIANO S.C.A.R.L.
8542 CREDITO COOPERATIVO RAVENNATE ED IMOLESE S.C.
8769 BANCA DI RIPATRANSONE - CREDITO COOPERATIVO S.C.
8787 BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI RIANO S.C.
8871 BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI SPELLO E BETTONA S.C.
8951 BANCA DI CREDITO COOPERATIVO "GIUSEPPE TONIOLO" DI GENZANO S.C.
8990 BANCA SANTO STEFANO - CREDITO COOPERATIVO - MARTELLAGO-VENEZIA S.C.

Gli interessati potranno richiedere tutte le informazioni necessarie alla banca, che dovrà fornire tutti i dettagli dell’offerta, specificando le condizioni vantaggiose rispetto a quelle standard, dopodiché potranno presentare il modulo di domanda, che è possibile scaricare cliccando sull’icona.

La banca esaminerà la richiesta in piena autonomia e deciderà se concedere il mutuo agevolato rispetto alle condizioni standard. In ogni contratto dovrà essere specificato che il mutuo è stato concesso tramite il plafond casa messo a disposizione dalla Cdp. Ogni banca avrà una dotazione di 150 milioni di euro fino a esaurimento.

Il Plafond casa è davvero un aiuto? A questa domanda ha risposto Anna Vizzari del Centro di competenza economico giuridico Italia:

"Avremmo voluto paletti più rigidi e precisi. Si dice solo che la banca dovrà indicare ai clienti in cosa consiste il miglioramento, ad esempio TAN ridotti rispetto ai mutui analoghi; i rischio è che le offerte siano davvero poco agevolate per il cliente. Peraltro la garanzia della Cdp non facilita la concessione del mutuo: nella convenzione si dice chiaramente che la banca sarà libera di eseguire le sue analisi di istruttoria senza alcuna facilitazione dunque per il cliente finale. In pratica è come se le banche avessero bisogno dell’appoggio statale per fare il loro tradizionale lavoro".

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