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Governo Renzi, piano casa: bonus, mutui agevolati, cedolare secca. Ecco cosa cambia con la riforma

mercoledì 5 marzo 2014, di Vittoria Patanè

Non solo lavoro e cuneo fiscale, Renzi ha intenzione di riformare anche il mercato immobiliare, stagnante ormai da molti anni.

Ecco perché il Governo ha deciso di varare il Piano Casa, ideato dal ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi già al tempo dell’ormai defunto Esecutivo Letta. Un progetto da un miliardo e mezzo di euro basato su tre capisaldi:

bunus ristrutturazioni,
mutui agevolati;
cedolare secca.

«Porteremo in settimana il secondo Piano casa in Consiglio dei ministri al ministero ci abbiamo lavorato a lungo, confrontandoci con le Regioni e i Comuni. La casa è un’emergenza sociale che abbiamo subito assunto come priorità. Dai bonus ristrutturazioni ai mutui per l’acquisto, dai fondi per gli affitti sino all’housing sociale, abbiamo voluto affrontare il problema in modo completo e non con provvedimenti tampone»

Nel caso in cui andasse tutto bene, il Consiglio dei ministri di venerdì scorso esaminerà il documento.

Affitto, cedolare secca
Il primo punto del piano casa riguarda la cedolare secca sugli affitti, l’imposta sostitutiva che permette al locatore di pagare un’aliquota sul canone degli immobili adibiti ad abitazione. L’esecutivo Letta aveva già ridotto la suddetta aliquota dal 19% al 15%. Il Piano ideato dal ministro Lupi, prevede un ulteriore alleggerimento del 5% dal 2015 al 2018. L’aliquota per gli affitti a canone concordato dovrebbe passare così dal 15% al 10% allo scopo di andare incontro da un lato alle esigenze di coloro che faticano a pagare l’affitto, dall’altro a quelle dei proprietari che, a causa del peso fiscale, faticano a mettere sul mercato nuove abitazioni.

Il provvedimento coinvolgerebbe anche le locazioni contratte da enti no profit e le cooperative che subaffittano immobili a studenti universitari.

La seconda misura riguardante gli affitti prevede un aumento dei fondi volti a fronteggiare la “morosità incolpevole", ovvero la situazione dei molti cittadini che, avendo perso il lavoro, non riescono più a pagare l’affitto. Le risorse dovrebbero quindi salire a 300 milioni, dagli attuali 140 messi a disposizione dallo Stato.

Mutui agevolati
Il secondo punto del piano casa ha a che fare con i mutui. Il Governo Renzi, ha infatti intenzione di rifinanziare il fondo destinato ai mutui, ma anche di crearne uno nuovo chiamato “planfond casa”. Quest’ultimo, sarà composto da 2 miliardi presi dalla Cassa depositi e prestiti ed è destinato alle giovani coppie, alle famiglie con disabili e a quelle numerose che hanno intenzione di comprare o ristrutturare un immobile. Il fondo servirà infatti da garanzia per le banche nel momento in cui verrà richiesto il mutuo. Il finanziamento sarà disponibile a tutti coloro che si recheranno nelle banche che hanno aderito al progetto (finora 20 a livello nazionale).

Edilizia Sociale e ristrutturazioni
Il decreto prevede infine di recuperare l’edilizia popolare attraverso agevolazioni fiscali rivolte agli enti proprietari e agli inquilini. Questi ultimi potranno riscattare la casa in cui vivono mentre i proventi derivanti dalla misura serviranno a realizzare appartamenti sociali o ristrutturare quelli già esistenti. Secondo quanto è stato pianificato infine, agli IACP andranno 568 milioni reperiti attraverso le revoche di fondi concessi a opere bloccate e con fondi non spesi nel settore dell’edilizia residenziale.

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