Monti replica alle accuse? Il Financial Times fa retromarcia

Erika Di Dio

22 Gennaio 2013 - 11:00

Monti replica alle accuse?  Il Financial Times fa retromarcia

Nel 2003 era stata la volta di Silvio Berlusconi, che era stato definito dall’Economist "unfit", ovvero "inadatto"; ora, dieci anni più tardi, è toccato anche a Monti, vittima della stampa internazionale, per essere precisi del Financial Times che proprio ieri ha scritto in un articolo che il professore "non è l’uomo giusto per guidare l’Italia". Monti quindi difende il suo operato degli ultimi 13 mesi e, in una lettera al quotidiano, definisce un "imperativo" quello di "ridurre il costo del debito, cosa che si poteva fare solo aumentando le tasse". E aggiunge: "Ciò che ha fatto il mio governo per ridurre l’inflazione e creare maggiore occupazione nel settore dei servizi è senza precedenti, dato il poco tempo a disposizione e la mancanza di una autentica maggioranza parlamentare".

Monti, rispondendo al giornale britannico, afferma che il suo lavoro non è ancora finito e dichiara, "’per questa ragione che sono entrato nell’arena politica, per sostenere le forze provenienti dalla società (e ce ne sono tante) che vogliono che il paese cresca attraverso il cambiamento, il merito ed il rispetto della legge’’.

Monti-Wolfgang Munchau

Il giornalista britannico Wolfgang Munchau, autore del duro editoriale, ieri ha usato esattamente queste parole, parlando di Monti, "Monti ha promesso riforme e ha finito per aumentare le tasse. Il suo governo ha cercato di introdurre modeste riforme strutturali ma queste sono state annacquate da una insignificanza macroeconomica. E anche se ha raccontato di aver salvato l’Italia dal baratro, o meglio da Berlusconi, il suo predecessore, molti italiani sanno che il calo dello spread è dovuto a un altro Mario, il presidente della Bce, Draghi”.

Non ci sta il premier che, durante un’intervista al Tg2, replica, "Senza il nostro risanamento in tempi così brevi e la nostra azione di spinta per lo scudo anti-spread, anche la Bce non avrebbe potuto fare il molto che poi ha fatto" e aggiunge, "Non me l’aspettavo dal Financial Times, ma da Wolfgang Munchau sì, uno specifico editorialista che ha una vecchia polemica con Merkel e vorrebbe che tutti dessero colpi d’ariete per far saltare l’eurozona. Domani sul Financial Times, ci sarà una lettera che fa capire a Munchau perché le sue frustrazioni verso la Germania non sono necessariamente da scaricare su chi in condizioni difficili ha governato l’Italia".

Il FT fa retromarcia

In seguito alle polemiche che l’articolo ha sollevato nel nostro paese, nell’edizione di questa mattina sembra che il Financial Times voglia fare retromarcia, infatti si legge una versione completamente ribaltata, "insieme con l’azione decisiva della Bce, Monti ha aiutato a ridare credibilità ai conti pubblici di Roma. Gli investitori stranieri hanno ripreso a comprare i titoli di debito italiani e i rendimenti sul decennale si sono ridotti drasticamente dal Novembre 2011" e conclude, "sia Bersani che Monti godono di credibilità personale. Quello che ancora devono dimostrare è di avere una visione convincente per il Paese. Con un settore manifatturiero forte e orientato all’export e una forza lavoro specializzata, l’Italia ha il potenziale per tornare a una crescita sostenibile".

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