Con un comunicato stampa dell’Agenzia delle Entrate sono stati resi noti i dati relativi alla sperimentazione del modello 730 precompilato 2015. Ecco com’è andata e le prospettive per il prossimo anno.
L’86% dei contribuenti per i quali era stato predisposto il modello 730 precompilato ha scelto di affidarsi ad un intermediario, Caf o professionista. E’ questo il dato più significativo che emerge dalla pubblicazione del bilancio dell’operazione modello 730 precompilato da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Modello 730 precompilato 2015: Caf e altri intermediari nell’86% dei casi
Modificare la dichiarazione dei redditi di lavoro dipendente modello 730 precompilato 2015 doveva essere un’operazione banale eppure 9 contribuenti su 10 hanno deciso di farsi assistere da un Caf o un altro intermediario abilitato. All’operazione 730 precompilato hanno aderito il 93% dei contribuenti per i quali era stato predisposto il modello.
Perché la stragrande maggioranza dei contribuenti si è affidata al CAF per trasmettere il modello 730 precompilato 2015?
Probabilmente ciò è accaduto per due ordini di motivi:
• Sfruttare il vantaggio di affidarsi ad un professionista, con tutto ciò che ne consegue in termini di affidabilità e risparmio di tempo;
• Non preoccuparsi più della conservazione di scontrini e ricevute delle spese, poiché in caso di controlli il fisco li chiederà direttamente all’intermediario.
Con il 730 precompilato 2015 aumenta la richiesta di servizi telematici
L’avvento del modello 730 precompilato 2015 ha determinato un aumento significativo della richiesta dei servizi telematici gestiti dall’Agenzia delle Entrate e dall’INPS. Nel 2015, ad esempio, le richieste del codice Pin Fisconline sono state 2,5 milioni, per un totale di 4,5 milioni di utenti abilitati. A questi occorre aggiungere i 4,8 milioni di contribuenti già in possesso del Pin dispositivo dell’INPS (con il quale è stato possibile accedere anche al sito dedicato alla compilazione e trasmissione del modello 730/2015).
Modello 730 precompilato 2015: quali sono le prospettive per il prossimo anno?
L’Agenzia delle Entrate non ha ancora diffuso i dati relativi alla percentuale di dichiarazioni modificate. Probabilmente però, data l’assenza di parecchi dati (in particolare quelli relativi alle spese sanitarie), è facilmente ipotizzabile che la percentuale di modifiche sia stata molto elevata. Secondo una prima stima del Sole24Ore almeno il 75% dei 730 precompilati 2015 sono stati modificati rispetto a quanto predisposto dall’Agenzia.
Chiuso l’esperimento 2015, adesso occorre programmare bene il prossimo anno. Affinché si realizzi concretamente il sogno di un nuovo “fisco digitale” davvero facile ed efficiente è necessario implementare il modello di quest’anno. Punto di partenza, dal 2016, sarà l’inserimento dei dati relativi a spese mediche e sanitarie direttamente nel modello 730 precompilato, senza che debba più intervenire il contribuente. Solo in quel momento si potrà fare un bilancio realistico dell’operazione precompilata.
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