Merkel verso l’addio all’Europa: quali effetti sui mercati?

C. G.

15 Settembre 2016 - 15:30

La decisione della Merkel di non ricandidarsi potrebbe avere delle conseguenze estremamente negative per i mercati. L’analisi di Bloomberg.

Merkel verso l’addio all’Europa: quali effetti sui mercati?

Angela Merkel e i mercati sembrano essere più legati che mai. La mancata candidatura della Merkel alle prossime elezioni politiche potrebbe avere infatti delle forti ripercussioni sui mercati, come spiega Bloomberg.

Dopo quello che è successo nelle ultime elezioni regionali di Germania, la Merkel deve ripensare al suo futuro politico all’interno del paese. Il gradimento nei confronti di Angela Merkel non è certo degno di nota, ma gli investitori appaiono essere i più accaniti sostenitori della cancelliera. Secondo quanto riportato da Bloomberg, uno dei timori degli investitori riguarda il possibile crollo dei mercati in caso di una mancata candidatura della Merkel.

Dopo più di un decennio in cui ha combattuto diverse crisi, la Merkel è stata lodata a livello internazionale per le direzioni da essa intraprese, anche se le critiche nei suoi confronti sembrano aumentare ogni giorno che passa all’interno dei confini tedeschi. Diversi sondaggi suggeriscono ormai come il tasso di gradimento della Merkel sia in calo, soprattutto a causa della questione migranti.

La Merkel si candiderà per ergersi nuovamente alla guida della Germania? La risposta a questa domanda potrebbe avere delle conseguenze imponenti sui mercati.

Angela Merkel: il volto dell’Europa

Angela Merkel è e sarà sempre considerata come una delle figure politiche più importanti d’Europa, anche da coloro che non amano del tutto le sue politiche. L’addio della Merkel lascerebbe un vuoto significativo. La reazione del mercato sarebbe del tutto negativa secondo quanto affermato da Jacob Funk Kirkegaard del Peterson Institute di Washington for International Economics.

I mercati hanno acquisito molta esperienza durante gli 11 anni in cui la Merkel ha guidato la più grande economia europea. Mentre la cancelliera ha combattuto quelli che ha definito i “cosiddetti mercati” durante la crisi del debito in Europa, essa è riuscita a mantenere la Grecia nella zona euro, si è astenuta dalle critiche della BCE e ha fatto pressioni per evitare l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea. Le sue politiche sono state più volte motivi di attrito con il ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble, ora visto come l’esecutore della politica di austerità tedesca, secondo quanto affermato da Bloomberg.

Merkel e mercati: ecco il legame

La Merkel, intanto, non ha fornito alcun comunicato in merito alla sua volontà di ricandidarsi o meno alle prossime elezioni politiche del 2017, soprattutto perché la cancelliera appare trovarsi in un periodo molto delicato: si pensi al risultato delle ultime elezioni regionali e al perdurante problema relativo alla crisi dell’immigrazione, uno dei temi più impegnativi per la Merkel.

“Non è che i mercati amino la Merkel, ma almeno comprendono la sua posizione su tutta una serie di politiche. Capiscono il suo stile”,

ha affermato Mujtaba Rahman, di Eurasia Group. Se la Merkel sceglierà di non candidarsi di nuovo i falchi prenderanno il sopravvento in Germania secondo Rahman. Ciò starà a significare politiche fiscali più rigide e maggiori vincoli alla BCE.

“Ai mercati tutto questo non piacerà affatto”,

ha aggiunto l’analista.
La leadership della Merkel è stata fondamentale in diverse situazioni secondo l’Istituto di Finanza Internazionale con sede a Washington. Tutto questo vale sia nel contesto europeo sia in quello globale. Si pensi ad esempio ai rumors circa le dimissioni della Merkel circolati a gennaio del 2010. Rumors, quelli, che hanno accelerato il crollo dell’euro contro lo yen sui mercati asiatici.

Mercati: l’ipotetica reazione a Scaeuble cancelliere

Le dimissioni della Merkel potrebbero consegnare il cancellierato - almeno temporaneamente - a Schaeuble, il veterano politico che ha guidato l’Unione Democratica Cristiana dal 1998 al 2000. Schaeuble, sostenitore dell’uscita della Grecia dall’UE perché troppo debole per riprendersi e grande critico della politica monetaria della BCE, è il deputato più longevo della Germania e il suo indice di gradimento è superiore a quello della Merkel.

“La posizione del ministro in materia di politica economica è molto nota e non sarebbe gradita dai mercati”,

ha affermato il già citato Rahman.
Una caduta della Merkel smuoverebbe i mercati valutari e obbligazionari generando estrema incertezza sulla leadership della Germania, ma è ancora uno scenario piuttosto improbabile.

“L’addio della cancelliera creerebbe un eccesso di incertezza soprattutto sulla scena internazionale, dove la Merkel gode ancora di una reputazione migliore di quella che ha a casa”,

ha affermato Holger Schmieding, capo economista della Berenberg Bank. Insomma, la decisione della Merkel di non ricandidarsi, o comunque una sua sconfitta alle prossime elezioni di Germania, potrebbero avere conseguenze disastrose sui mercati.

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