Questa mattina, i mercati hanno mostrato forti segni di incertezza, soprattutto riguardo alle politiche delle banche centrali.
Gli investitori, in generale, sono intimoriti dalla situazione dell’economia globale e preoccupati dalla crisi del debito in Europa. E, in attesa delle decisioni dai vertici dei colossi finanziari mondiali, dopo l’annuncio sul PMI della Cina, le borse europee sono andate in leggero ribasso, e i mercati ondeggiano sulla parità, verso la zona laterale.
Perché tanta incertezza?
Nonostante i market mover, la questione dominante, rimane quella dell’attesa, da parte degli investitori, dell’intervento delle due banche centrali più importanti dell’economia globale: BCE e Federal Reserve.
Per la Fed si attendono due giorni di incontri, a partire da quest’oggi. Per la Banca Centrale Europea, invece l’incontro è fissato per domani, giovedì 2 agosto.
Cosa ci si aspetta?
Ci sono diverse posizioni al riguardo; c’è chi sostiene che da parte dei due guardiani dell’economia vengano attivati nuovi stimoli o supporti per l’economia, soprattutto per quanto riguarda la BCE, sulla quale pesano le tensioni generate dal debito sovrano nell’Eurozona.
Lunedì, i tassi di interesse sui bonos spagnoli sono scesi al 4.9%, dopo aver oltrepassato la linea del 7%; tuttavia, hanno ripreso a salire quando, secondo gli analisti, le speranze e le aspettative degli investitori hanno cominciato a cedere.
Da Capital Economics, John Higgins scrive in una nota al Financial Times: "Dubitiamo che la Fed sia pronta ad agire, lanciando un nuovo giro di acquisti su vasta scala, mentre temiamo che quello della BCE sia tanto rumore per nulla".
Pare che la BCE intenda comprare obbligazioni sul mercato secondario, "ma -prosegue Higgins- se il piano della Banca Centrale Europea è costituito soltanto dalla riattivazione di un piano di sicurezza di mercato, tra l’altro dormiente, sospettiamo che gli investitori, giovedì, saranno tristemente impressionati".
Traduzione per Forexinfo.it a cura di Federica Agostini - Fonte: Financial Times
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