Mercati travolti da Fed e obbligazioni: Asia in rosso, che succede?

Violetta Silvestri

5 Marzo 2021 - 08:27

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Mercati in evidente declino oggi: le parole di Powell hanno dato una spinta alle obbligazioni, riportando scompiglio negli asset di rischio. Asia in rosso, che succede?

Mercati travolti da Fed e obbligazioni: Asia in rosso, che succede?

I mercati oggi scivolano ai minimi con i rendimenti delle obbligazioni USA di nuovo in primo piano.

Il balzo dei Treasuries ha scosso gli investitori azionari, facendo piombare in perdita gli indici asiatici.

La Cina si sta riprendendo solo in mattinata, con lo Shanghai in guadagno dopo le parole del premier Li Keqiang sul rilancio economico del Dragone a +6% nel 2021.

I mercati mantengono, quindi, una volatilità fortemente dipendente dal trend dei bond e dalle previsioni su crescita e inflazione. Cosa sta succedendo oggi nelle Borse?

L’Asia crolla dopo Powell: i motivi

Le azioni dell’Asia-Pacifico sono state per lo più negative negli scambi di venerdì, con gli investitori concentrati - e preoccupati - sui rendimenti delle obbligazioni e dei titoli tecnologici nella regione.

Le azioni della Cina continentale sono diminuite nel pomeriggio, con il composito di Shanghai in calo dello 0,34% mentre la componente di Shenzhen è scesa dello 0,115%.

Il premier cinese Li Keqiang ha annunciato che la seconda economia mondiale mirerà a una crescita di oltre il 6% entro il 2021, facendo così risollevare il composito Shanghai nelle prime ore della mattinata.

In Giappone, il Nikkei 225 è scivolato dello 0,61% mentre l’indice Topix è leggermente superiore. Il Kospi della Corea del Sud è sceso dello 0,49%.

Il fattore scatenante dei movimenti di mercato è stato il discorso di Powell: il governatore della Fed affermato che la riapertura economica potrebbe “creare una pressione al rialzo sui prezzi”.

Ha detto che si aspetta che la banca centrale sia paziente in termini di azione politica, anche se l’economia vede “aumenti transitori dell’inflazione.”

I rendimenti delle obbligazioni sono scattati al rialzo in seguito ai tali commenti. Il benchmark a 10 anni negli Stati Uniti ha visto un balzo dei rendimenti dell’1,5762%.

Dollaro più forte, oro in perdita, petrolio vola

Intanto, l’euro è inciampato su un dollaro più solido, con la valuta comune debole a $ 1,1960.

I rendimenti crescenti e la forza del biglietto verde hanno spinto sull’oro, che è sceso al minimo di nove mesi quando gli investitori hanno venduto il metallo prezioso per ridurre il costo opportunità di detenere l’attività non redditizia.

L’oro spot è scivolato di un altro 0,2% all’inizio di venerdì a 1.692,26 $ l’oncia, scambiato sotto i 1.700 $ per la prima volta da giugno 2020.

I prezzi del petrolio hanno esteso i guadagni dopo essere aumentati durante la notte.

I future sul greggio sono saliti di 17 centesimi, o dello 0,3%, a $ 64, mantenendosi al di sotto del massimo di 13 mesi giovedì. Il greggio Brent è salito di 10 cent a 66,84 $ al barile.

Nel mercato delle criptovalute, il bitcoin è sceso del 4% a 46.422 $.

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