Sempre più forte l’esigenza di incentivare l’acquisto di titoli di Stato. Meno tasse per chi compra Btp?
Meno tasse a chi compra titoli di Stato.
È la proposta avanzata dal vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini, tornato sulla duplice necessità di incentivare la vendita di Btp e di aiutare gli stessi acquirenti.
Una strada per raggiungere i citati obiettivi potrebbe essere proprio quella fiscale, relativa alla limitazione della tassazione su chi decide di comprare titoli di Stato.
Dell’argomento l’esponente della Lega ha discusso in occasione del suo intervento nella trasmissione Agorà, durante il quale ha parlato degli ormai noti CIR, letteralmente Conti Individuali di Risparmio.
Salvini: indirizzare risparmi italiani
Salvini ha ricordato come l’idea di introdurre di un qualche incentivo sull’acquisto di Btp sia stata ripetutamente spolverata nel corso degli anni. Ora potrebbe essere arrivato il momento giusto per attuarla.
L’obiettivo? Quello di indirizzare i risparmi degli italiani in modo da limitarli entro i confini nazionali.
“Il fatto che bisogna aiutare chi investe in titoli italiani è una convinzione che abbiamo da anni. A me piacerebbe che i soldi risparmiati dagli italiani invece che aiutare economie straniere e fondi pensione stranieri aiutino le imprese e i fondi pensione italiani”.
Per dirla con le stesse parole del ministro, il governo non chiederà ai risparmiatori di dare l’oro alla patria, ma cercherà di incentivare l’acquisto dei Btp magari alleggerendo la pressione fiscale sugli stessi acquirenti, il che avverrà a prescindere dallo spread e da tutto il resto.
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