Secondo stime di Coldiretti, gli spumanti italiani stanno conquistando le tavole estere e nel 2017 si registrerà il record storico di esportazioni per le bollicine italiane.
Archiviate le festività natalizie, il Made in Italy brinda – è il caso dire – al record di esportazioni per lo spumante italiano. Tra Natale e Capodanno, la Coldiretti stima, infatti, che si sia registrato un record per le bollicine italiane.
Le bottiglie di spumante spedite dal nostro paese verso l’estero ha registrato un incremento a doppia cifra mettendo a segno un record storico di esportazioni.
Record storico per le esportazioni di spumante italiano
Lo spumante italiano piace sempre di più agli stranieri che lo preferiscono ad altri sparkling white wines per festeggiare eventi e ricorrenze.
Le esportazioni delle bollicine nostrane – concentratesi soprattutto nel periodo a cavallo tra Natale e Capodanno - hanno fatto segnare un aumento dell’11%.
Secondo un’analisi di Coldiretti, si tratta di un record storico per lo spumante made in Italy con un valore che supera 1,3 miliardi di euro, considerando le spedizioni registrate dall’Istat nei primi otto mesi dell’anno appena trascorso.
Gli spumanti che piacciono agli stranieri
In Italia, l’acquisto della tradizionale bottiglia di spumante per brindare durante le feste è ormai un’abitudine irrinunciabile. Che, oggi, sta contagiando sempre di più anche gli stranieri.
“All’estero finisce la maggioranza della produzione nazionale di bollicine per la quale si stima un potenziale produttivo superiore ai 600 milioni di bottiglie”
spiega la Coldiretti.
Nel settore dei vini bianchi frizzanti, infatti, i prodotti italiani competono alla pari con il prestigioso Champagne prodotto dai cugini francesi.
Tra gli spumanti più graditi oltre confine, ci sono, tra gli altri, il Prosecco, l’Asti e il Franciacorta che stanno acquistando sempre più terreno sui mercati stranieri.
I consumatori che sembrano apprezzare maggiormente gli spumanti italiani sono, secondo Coldiretti, gli inglesi. Il Paese della Brexit rappresenta anche nel 2017 il primo mercato mondiale per bottiglie esportate: l’incremento delle esportazioni oltre Manica è stato infatti del 13%.
Sul podio anche gli Stati Uniti dove si registra un +16% e la Germania dove l’incremento delle vendite si attesta a +14%.
Nel 2016 Italia primo esportatore europeo di bollicine
Le stime della Coldiretti per l’anno appena trascorso seguono i dati più che positivi registrati nel corso dell’anno precedente.
Nel 2016, secondo Eurostat, l’Italia si è confermata primo Paese esportatore europeo di vini bianchi frizzanti conquistando il 45% delle esportazioni di settore in Europa mettendo a segno un fatturato da 1,2 miliardi di euro.
Una cifra considerevole, che però è nettamente lontana dai numeri registrati dalla Francia, che sebbene esporti meno bottiglie di sparkling white wines, ha chiuso il 2016 con un fatturato di quasi 3 miliardi (2,9 per l’esattezza).
La Spagna, infine, è il terzo Paese europeo per esportazioni di bollicine: nel 2016 sono stati spediti verso l’estero circa 168 milioni di litri di vino bianco frizzante con un fatturato di 430 milioni di euro.
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