Vino: il Prosecco batte tutti. Le sue bollicine sono quelle più amate secondo uno studio dell’International Wine and Spirit Research. In Italia cresce fino al 20%.
Il vino più amato dall’Italia è il Prosecco. Il vino bianco a Denominazione di Origine Controllata prodotto in Veneto e in Friuli-Venezia Giulia è quello più comprato dagli italiani nel 2016.
Tra tutti i tipi di vini, le bollicine del Prosecco sono quelle che hanno aumentato il numero dei propri clienti in un mercato vinicolo in crisi, secondo i dati sugli acquisti dei vini del 2016.
Il Prosecco è stato il vino più comprato del 2016 e si è aggiudicato lo scettro di vino più venduto d’Italia grazie all’analisi dell’agenzia International Wine and Spirit Research condotta in occasione della Fiera Internazionale del Vino Vinexpo.
Le tendenze analizzate per Vinexpo, che si svolgerà a Bordeaux dal 18 al 21 giugno prossimo, hanno registrato che in Italia il Prosecco fino al 2020 avrà una crescita nei consumi pari al 20%.
Il vino Prosecco quindi è un successo tutto italiano destinato ad affermarsi ancora di più come dimostrano le previsioni annunciate per i prossimi quattro anni.
I consumi esaminati da Iwsr hanno rilevato non sono un aumento delle vendite del Prosecco in Italia ma anche per il resto del Mondo. Il Prosecco all’estero ha visto crescere del 6% i suoi acquisti.
L’Italia però deve iniziare a guardarsi le spalle come produttore di Prosecco perché dallo studio è emerso anche la crescita nei prossimi 4 anni di Sud Africa e Australia come paesi produttori di Prosecco.
A minare il primo posto dell’Italia nella produzione del Prosecco però ci sono anche i mercati dei paesi come Regno unito e Stati Uniti, che nel 2016 hanno già registrato un aumento nella produzione delle bottiglie ed entro il 2020 raggiungeranno quota un milione di casse.
Mercato dei vini in calo
Il 2016 è stato un anno positivo per le vendite del Prosecco in Italia ma il mercato dei vini purtroppo non sta facendo registrare numeri postivi.
Il mercato vinicolo nel complesso per il 2016 ha registrato un calo nelle vendite dei vini del 2,6%. Dai vini bianchi ai vini rossi passando per i vini rosati, il trend negativo è stato annunciato da il direttore generale di Vinexpo Guillaume Deguise durante la presentazione dell’evento a Milano.
Il 15esimo resoconto dell’International Wine and Spirit Research sui consumi globali del mondo dei vini per la 15esima edizione di Vinexpo ha constatato oltre ad un aumento dei consumi per il Prosecco anche una crescita degli spumanti.
Secondo i dati analizzati dall’agenzia Iwsr il vino spumante, generalmente utilizzato per festeggiare le occasioni più importanti con il classico lancio del tappo portafortuna, ha registrato un aumento nelle vendite dell’8,4% rispetto al 2015.
Per quanto riguarda la produzione mondiale di vini, quelli considerati "premium" ovvero pregiati e di alta gamma nel 2017 registreranno la miglior crescita. I numeri delle esportazioni infatti aumenteranno per quest’anno fino a raggiungere quota un milione di casse ordinate.
Come i vini premium cresceranno anche i vini rosati per quanto riguarda le quote di mercato. Il Sud Africa, gli Stati Uniti e i Paesi del Sud Europa registrano un boom del 15% previsto tra il 2016 e il 2020.
Per le previsioni effettuate da Vinexpo fino al 2020 per il mercato del vino l’a.d Deguise precisa:
"A differenza dei dati ufficiali sulle vendite dei vini che si basano su import ed export, l’analisi Iwsr considera i consumi reali, mentre le statistiche ufficiali non comprendono il consumo degli stock e fenomeni come il contrabbando e il mercato nero che esistono in America Latina, Africa e in parte in Asia allo scopo di evitare la tassazione. Lo studio prende in considerazione 125 mercati è ed è database più completo al mondo"
Le tendenze dei vini in Italia
In Italia il mercato di vini risente della situazione economica in crisi in cui versa tutto lo Stivale. Ma le previsioni fatte dallo studio Iwsr per Vinexpo rivelano un miglioramento nei prossimi 5 anni.
Nel 2015 il consumo dei vini era diminuita ad eccezione dei vini rosati. Il motivo per l’Iwsr è riconducibile all’utilizzo dei vini rosé durante gli aperitivi pre-serali (un’abitudine in continuo aumento in Italia).
La freschezza e la leggerezza del vino rosato lo ha reso rispetto agli anni precedenti il vino più amato dai giovani che lo accompagnano a stuzzichini salati in occasione degli aperitivi. Il vino rosato in Italia crescerà nei consumi da qui fino al 2020 del 22,2%.
Nel panorama generale del mercato vinicolo il vino rosso però secondo le analisi per Vinexpo rimane in ogni caso il vino più consumato in Italia nonostante l’abbassamento durante gli ultimi anni nelle quote di mercato.
Il vino rosso rappresenta ancora la maggioranza dei vini fermi consumati in Italia con una quota di mercato pari al 60%. Seguono poi i vini bianchi che si fermano al 34,6% sempre per quanto riguarda la posizione che occupano nelle quote di mercato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA