Macron si salva dalla sfiducia ma la crisi continua: come ne può approfittare l’Italia?

Alessandro Cipolla

02/08/2018

Respinte le due mozioni di sfiducia ma crolla la popolarità di Emmanuel Macron tra i francesi: dopo l’incontro Tump-Conte l’Italia ne può approfittare.

Macron si salva dalla sfiducia ma la crisi continua: come ne può approfittare l’Italia?

La luna di miele tra Emmanuel Macron e i francesi sembrerebbe essere già conclusa. Dopo la vittoria alle elezioni del 2017 e l’iniziale grande popolarità anche della moglie Brigitte, il titolare dell’Eliseo si è appena salvato dalla doppia mozione di sfiducia presentata dopo lo scoppio del caso-Benalla.

Anche se una caduta è stata scongiurata, la vicenda riguardante l’ex guardia del corpo ha in qualche modo turbato il paese: nei sondaggi il 60% dei francesi sarebbe contro Macron, con l’Italia che potrebbe approfittare di questo momento di difficoltà politica per tornare a essere la guida nella gestione della vicenda Libia.

Macron e il caso Benalla

Alexandre Benalla è un figlio della banlieue di Evreux, di origini marocchine ma che poi ha francesizzato il suo nome. Dopo essere stato riservista della gendarmeria, è entrato poi a far parte della cerchia ristretta degli addetti alla sicurezza di Macron.

Lo scorso 1° maggio però Benalla, fingendosi un poliziotto, ha picchiato senza motivo un manifestante con le immagini che poi in seguito sono state diffuse da Le Mond. A quanto pare però l’Eliseo era a conoscenza fin da subito dell’accaduto, tacendo però in merito alla vicenda.

In generale è oscuro un po’ tutto il ruolo di questo giovane bodyguard, deve fare 27 anni, dalla carriera fulminante tanto che voci parlano anche di un suo possibile legame con la massoneria e con i servizi segreti.

Una storia questa di Benalla che ha messo non poco in imbarazzo Emmanuel Macron, tanto che le opposizioni hanno presentato una doppia mozione di sfiducia: entrambe però sono state respinte dall’Assemblea Nazionale visti i forti numeri su cui può contare il presidente.

Se Macron si è salvato in Assemblea ben diverso è il discorso per quanto riguarda l’opinione pubblica. Otto francesi su dieci infatti si sono detti scioccati da quanto accaduto, con la popolarità del leader di En Marche! che mai è stata così bassa in patria.

Occasione per l’Italia

Quando nell’immediato post 4 marzo l’Italia viveva una situazione di grande incertezza politica visto che dalle urne non era uscito nessun vincitore, la Francia aveva colto la palla al balzo per cercare di prendere in mano la questione Libia.

Oltre che per la questione migranti, il paese africano è strategico anche dal punto di vista economico viste le grandi risorse di cui dispone. Finora l’Italia è sempre stata la partner privilegiata di Tripoli, ma Parigi sta provando a fare il sorpasso.

Ecco dunque che lo scorso maggio Macron è volato in Libia, per dichiarare poi che il prossimo 10 dicembre ci saranno le elezioni nel paese mediterraneo che al momento è diviso in più fazioni che controllano vaste aree di territorio.

Adesso però il nostro paese ha un governo che può contare su una solida maggioranza, con il premier Giuseppe Conte che prima delle vacanze ha fatto visita a Donald Trump venendo ricevuto alla casa Bianca.

Grazie anche ai rapporti non troppo idilliaci tra il tycoon e Macron, Trump ha appoggiato il piano del nostro governo in merito alla Libia con Roma che così è riuscita a stoppare l’attivismo di Parigi nel paese africano.

Per gli Stati Uniti quindi al momento è l’Italia il referente per quanto riguarda la questione libica, con la questione che oltre al problema immigrazione riguarda anche i temi economici visto che oltre il 20% della produzione Eni dello scorso anno è arrivata proprio dalla Libia.

Il momento di difficoltà di Emmanuel Macron sia in patria che nei rapporti con la Casa Bianca può essere una buona opportunità per l’Italia, anche se la questione Libia rimane sempre molto complessa a partire dalle elezioni che in questo momento ancora sono in bilico.

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