Lo stipendio da capogiro di chi lavora nel Fondo salva-Stati

Teresa Maddonni

5 Dicembre 2019 - 14:39

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Si parla molto di Fondo salva-Stati, ma poco dello stipendio da capogiro dei membri che compongono il MES. Vediamo chi sono e quanto guadagnano.

Lo stipendio da capogiro di chi lavora nel Fondo salva-Stati

Si parla tanto di Fondo salva-Stati, ma non dello stipendio da capogiro di chi lavora nel MES. Ma quanto guadagnano davvero i membri del Meccanismo Europeo di Stabilità?

Conosciuto anche come Fondo salva-Stati il MES è alla ribalta nazionale in queste settimane per un presunto accordo segreto per una riforma del trattato costitutivo che andrebbe a svantaggio del nostro Paese.

Il Fondo come dice la parola stessa deve aiutare i Paesi membri dell’area Euro in difficoltà concedendo prestiti a condizioni molto stringenti.

Matteo Salvini ha accusato il presidente del Consiglio Conte di aver fatto un accordo segreto per la riforma del MES che prevederebbe una ristrutturazione del debito pubblico dell’Italia prima di poter accedere agli aiuti rendendo ancora più difficile l’accesso al fondo.

L’accordo è stato smentito anche dal ministro dell’Economia Gualtieri. Molti si staranno chiedendo ancora cos’è il MES e perché è importante, ma forse potrebbe interessare anche lo stipendio stellare di chi al MES ci lavora e vi fa parte. Vediamo quanto guadagnano i membri del Fondo salva-Stati.

Lo stipendio di chi lavora nel Fondo salva-Stati: ecco quanto guadagnano i membri

Chi lavora al Fondo salva-Stati percepisce uno stipendio molto alto, che potremmo definire da capogiro a fronte anche della posizione e responsabilità che deriva dalla gestione del MES.

Il Meccanismo Europeo di Stabilità ha sede a Lussemburgo e a capo vi è un direttore generale che è il tedesco Klaus Regling. Egli, con l’assistenza del Management Board gestisce i conti del MES.

I membri del Management Board sono: David Eatough Rolf Strauch Christophe FrankelKalin Anev Janse Sofie de Beule-Roloff Françoise Blondeel. Questi vengono scelti dai ministri finanziari.

Vi è poi un Board of Governors, vale a dire i ministri finanziari dell’area euro, presieduto dal portoghese Mario Centeno, Presidente dell’Eurogruppo.

Il presidente della Bce e il Commissario europeo degli Affari Economici partecipano come osservatori. Lo stipendio dei membri del Fondo salva-Stati è davvero oneroso:

  • il direttore generale Regling guadagnerebbe 324mila euro lordi all’anno;
  • il personale con funzioni direttive, quindi con buona probabilità i membri del Managment Board cui fa capo Regling possono percepire tra i 64mila e i 167mila euro;
  • gli assistenti e il personale ausiliario tra i 22mila e i 72mila euro.

Non solo lo stipendio da capogiro, i membri del Fondo salva-Stati hanno anche benefit e altre agevolazioni, vediamo quali sono.

Oltre lo stipendio da capogiro dei membri del MES: l’immunità

Abbiamo visto le cifre dello stipendio dei membri del MES, ma essi hanno anche l’immunità. Per esempio l’articolo 35 del trattato che ha sancito la nascita del Fondo salva-Stati prevede l’immunità per i suoi membri e al primo comma afferma:

Nell’interesse del MES, il presidente del consiglio dei governatori, i governatori e i governatori supplenti, gli amministratori, gli amministratori supplenti, nonchéil direttore generale e gli altri membri del personale godono dell’immunità di giurisdizione per gli atti da loro compiuti nell’esercizio ufficiale delle loro funzioni e godono dell’inviolabilità per tutti gli atti scritti e documenti ufficiali redatti.

L’immunità non è tuttavia una novità, in Italia per esempio abbiamo l’immunità parlamentare per i politici che abbiamo votato.

Ricordiamo che il Fondo salva-Stati è finanziato dai singoli Stati membri e l’Italia si posiziona al terzo posto dopo Germania e Francia.

La Germania contribuisce per il 27,1%, la Francia per il 20,3% e il nostro Paese per il 17,9%. L’ammontare massimo del Fondo arriva a 700 miliardi di euro e 80 miliardi derivano dal finanziamento diretto degli Stati membri.

L’Italia per esempio ha versato 14,3 miliardi. La restante parte del Fondo salva-Stati, vale a dire 620 miliardi derivano dall’emissione di bond.

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