Wall Street: ansia per elezioni USA, recessione in arrivo con Trump?

Riccardo Magalotti

5 Novembre 2016 - 17:22

Gli analisti mettono in guardia gli elettori, l’elezione di Trump porterà alla recessione. S&P500 giù del 5% con vittoria del repubblicano, ma alcuni settori esulteranno.

Wall Street: ansia per elezioni USA, recessione in arrivo con Trump?

Da settimane ormai il mercato globale è in ansia per le elezioni presidenziali USA. L’indice S&P500 sta ritracciando ormai da settembre dopo il forte rally post Brexit che lo ha portato su livelli mai testati prima. In particolare a spaventare il mercato è il ritrovato consenso popolare di Donald Trump a seguito dello “scandalo mailgate” che ha visto coinvolta Hillary Clinton.

Quali saranno le ripercussioni del voto sull’S&P500?

Secondo i sondaggi svolti da Citibank, nel mese di settembre Wall Street credeva fortemente nella vittoria della Clinton e nel fatto che i mercati avrebbero scontato positivamente tale elezione. Ad oggi però, alla luce degli scandali, lo scenario è leggermente cambiato. I consensi attratti da Trump nei giorni scorsi hanno rimesso in dubbio l’esito delle elezioni ed il mercato sta scontando pesantemente il clima di incertezza.

Secondo gli analisti di Citibank, una vittoria di Trump potrebbe innescare un immediato sell-off sull’S&P500 fino al 5%. Il rischio maggiore però si avrà nel lungo periodo a causa della lenta crescita dovuta alle manovre economiche esposte dal candidato durante la campagna elettorale. I piani sulla limitazione del commercio e sulla riduzione dell’espansione fiscale nel tempo potrebbero portare il Paese alla recessione. Il clima di incertezza avrà gravi ripercussioni sull’economia globale.

Il rischio politico di cui si parla molto in questi giorni potrebbe trasmettersi effettivamente al mercato azionario in caso di elezione del repubblicano. Tale evento inaspettato potrebbe portare ad un innalzamento del premio al rischio assunto, con un impatti negativo sul P/E (il price-earnings è il prezzo pagato dagli investitori per ogni centesimo di guadagno).

In tutto questo contesto di incertezza però potrebbero esserci alcuni settori che trarranno vantaggio con Trump alla Casa Bianca.

Gli scarsi controlli dal punto di vista dell’impatto ambientale potrebbero agevolare il settore energetico, l’estrazione del carbone ed i produttori di sostanze chimiche. Tali settori subirebbero invece particolari attenzioni con l’elezione della Clinton. Pressione però che potrebbe far crescere il prezzo del petrolio a causa delle restrizioni che verranno apportate sulle estrazioni.

Non andrebbe invece altrettanto bene alle imprese farmacologiche che subirebbero l’effetto della promessa di investigazione sui prezzi ritenuti sproporzionati dalla candidata democratica. Non è invece stato chiaro il programma esposto da Trump in merito alla sanità, il quale ha soltanto dichiarato la sostituzione della attuale legge fatta da Obama.

Lo scenario che si prospetta quindi non è dei più rosei in nessun caso. In entrambi gli scenari un ulteriore ritracciamento dell’S&P500 sembra inevitabile.

Possibili scenari tecnici sull’S&P500 in vista del voto

L’S&P500 sembra non riuscire ad arrestare il crollo. I prezzi sono passati da 2140 a 2085 punti in sole quattro sedute.

Dopo la spaventosa ripresa post Brexit che vedeva l’indice aggiornare quotidianamente i massimi storici, è arrivato il periodo di lateralizzazione intorno a quota 2160/2180$ dovuta all’incertezza delle elezioni e della Fed. Tale incertezza ha portato la rottura al ribasso della trendline di lungo e dell’area di supporto a quota 2140$.

Negli ultimi mesi ogni rimbalzo tecnico a cercare nuovi massimi ha portato alla creazione di massimi di swing decrescenti portando all’inversione del trend di breve. È nell’ultima settimana però che si è verificato il vero crollo con i prezzi a 2085 punti, vicino al supporto in area 2080. Tutte le medie mobili nel tempo sono state rotte al ribasso e quelle a 20 e 50 periodi hanno già violato al ribasso la media a 100, a segnalare che nel medio periodo l’impostazione di fondo sta cambiando.

Nessuno dei due candidati al momento sembra trasmettere fiducia al mercato che continua ad aggiornare i minimi. Un ulteriore ritracciamento potrebbe verificarsi con la vittoria di entrambi i candidati, anche se si prevede una perdita maggiore nel caso in cui fosse Trump a vincere.

Un ulteriore crollo, con i prezzi in area 2060/2040 punti potrebbe compromettere seriamente il trend portando i prezzi quasi ai livelli post Brexit. L’unica cosa su cui si può ben sperare è sulla rapida ripresa a cui ci ha abituato il mercato USA, specialmente dopo forti periodi di crisi.

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