Leonardo in rosso: ipotesi fusione con Fincantieri non convince

Elisabetta Scuncio Carnevale

8 Ottobre 2018 - 12:42

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Il Governo valuta il trasferimento di Leonardo a Fintecna: ipotesi fusione con Fincantieri?

Leonardo in rosso: ipotesi fusione con Fincantieri non convince

Trasferire dal Ministero dell’Economia e delle Finanze alla Cassa Depositi e Prestiti la partecipazione in Leonardo spa.

Sarebbe questa una delle ipotesi al vaglio del Governo italiano: cedere quote delle partecipate per ridurre il debito pubblico.
La notizia emerge proprio nelle ore in cui Piazza Affari è ai minimi da aprile 2017 e il rendimento dei titoli di Stato decennali ai massimi dal febbraio 2014: la causa del flop è la bocciatura del Def da parte di Bruxelles.
La settimana, iniziata male per azioni e bond italiani, ha visto proprio Leonardo scivolare a -1,8%.

Trasferimento di Leonardo a Fintecna garantirebbe sinergia con Fincantieri

Secondo le indiscrezioni circolate nelle ore scorse, il Governo starebbe valutando il trasferimento della partecipazione in Leonardo (30,2%, pari a 1,8 miliardi) a Fintecna, azienda 100% partecipata da CDP, che detiene tra l’altro il 71,6% di Fincantieri.
L’acquisizione aprirebbe nuove collaborazioni proprio tra Leonardo e Fincantieri, soprattutto nel settore della cantieristica militare. A favorire un’eventuale sinergia tra le due società anche l’accordo che il gruppo cantieristico italiano sta cercando di stipulare con la francese Naval Group.

Trattativa in stallo, che sta creando non pochi problemi al titolo, in queste ore in netto calo (-2,75%).
CdP, al momento, ha negato l’ipotesi fusione. Attualmente, assicurano - non esistono piani di acquisto e una tale decisione non porterebbe né modifiche alla governance, né impatti significativi. Non vi sarebbe alcun beneficio neanche per le casse del Governo. Anzi, forse solo grane. La soluzione, inoltre, rischierebbe di incappare nell’alt dell’Unione Europea come già accaduto in altre occasioni.

Le commesse negli USA che fanno ben sperare

Buone notizie - come già avevamo anticipato - arrivano invece da oltreoceano, grazie all’accordo siglato con la U.S. Air Force (USAF).

Gli americani, nell’ultima settimana di settembre, hanno scelto l’elicottero MH-139, basato sull’AW139 di Leonardo offerto da Boeing in qualità di prime contractor, per sostituire la propria flotta di UH-1N “Huey”.
Il programma ha un valore di circa 2,4 miliardi di dollari e comprende fino a 84 elicotteri, sistemi di addestramento e il relativo equipaggiamento per il supporto logistico.

Gli elicotteri saranno destinati alla protezione delle basi dei missili balistici intercontinentali e al trasporto di personale governativo e delle forze speciali USA, con l’ingresso in servizio dei primi elicotteri atteso a partire dal 2021.

Soddisfatto per tale risultato Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo.

“Questo straordinario risultato è per noi motivo di grande orgoglio. Clienti di primaria importanza continuano a fare affidamento su Leonardo, perché capace di rispondere ai loro più esigenti requisiti. E questo è confermato anche per lo svolgimento di missioni critiche, come la protezione di aree sensibili o per il trasporto di personale governativo e operazioni speciali.
La scelta dell’MH-139 riconosce in Leonardo un partner forte, affidabile e in grado di assicurare un contributo industriale solido e costante negli USA dove abbiamo diverse attività produttive”.

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