Mancano ancora pochi giorni all’appuntamento con la Legge di Stabilità 2014. Sulle tante ipotesi i cittadini potranno sapere la verità solo a partire dal 15 ottobre, data prevista per il varo della legge, che, secondo il Premier Letta, sarà un “provvedimento rigoroso”:
“La stabilità è un valore perché crea le condizioni per avere credibilità sui mercati, tassi di interesse bassi, quindi per poter fare riforme strutturali”.
Cosa bolle in pentola? Cuneo fiscale, reddito minimo, IMU, Service Tax, riforma delle aliquote IVA. Ciò che ad oggi pare certo è che non ci sarà nessuna controriforma delle pensioni perché economicamente insostenibile secondo Giovannini. I cittadini dovranno quindi rassegnarsi alle regole 2014 per andare in pensione.
Ai fini della Legge di Stabilità, nelle ultime ore stanno circolando soprattutto due notizie legate all’aumento dell’IVA e all’IMU. Vediamo di che si tratta e quali novità dobbiamo aspettarci dalla Legge di Stabilità.
IVA: spunta l’aliquota al 7%?
Dopo l’aumento IVA al 22%, spunta l’ipotesi di una quarta aliquota al 7-8%, a partire dal 1 gennaio 2014, in cui far confluire una parte dei beni attualmente soggetti alle aliquote del 4% e 10%, a cui si aggiunge la richiesta all’UE di poter abbassare l’IVA di alcuni beni attualmente al 22%. E’ così che si interverrà sull’IVA?
Nell’aliquota superagevolata del 4% (aliquota minima) ci sono generi alimentari di larghissimo consumo latte, pasta, pane, olio, nonché giornali, libri, prestazioni socio-sanitarie ed educative, occhiali da vista, servizi di mensa collettivi (caserme, scuole, ospedali).
Nell’aliquota ridotta del 10% rientrano, tra le altre cose, determinati prodotti alimentari e i servizi turistici, l’aliquota ordinaria del 22% si applica invece in tutti quei casi in cui la legge non prevede l’applicazioni delle altre due aliquote.
Sulla questione IVA la confusione è davvero tanta, per esempio capire perché un genere alimentare si trovi nell’aliquota del 4% o del 10% è un’operazione ardua. Con questa manovra pensata dall’Esecutivo probabilmente alcuni generi che rientrano nell’aliquota minima saliranno di categoria e aumenteranno…insomma dai rincari non se ne esce. Il giurista ed esperto economico Nunzio Bevilacqua ha spiegato addirittura che:
“L’ operazione rischia di essere anche più iniqua dell’aumento dell’aliquota ordinaria al 22%”.
IMU di dicembre si paga?
Passiamo al fronte IMU. Dalle parole del ministro dello sviluppo economico, Flavio Zanonato, pare che l’IMU di dicembre non si pagherà (anche se bisogna ancora valutare bene i casi di esenzione) e questo per un motivo molto semplice. Se a gennaio 2014 debutta la Service Tax, un ibrido che unisce TARES e IMU, tanto vale aspettare un mese no?
E perché non inserire nella Service Tax parte della vecchia IMU sotto forma di componente patrimoniale? Eh già, si sta valutando anche questo, lo ha spiegato il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta: una componente patrimoniale della Service Tax verrebbe messa a carico dei proprietari, insieme a quella sui servizi, mentre gli inquilini pagherebbero solo quest’ultima.
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