Nella Legge di Bilancio del 2018 bisogna dare priorità soprattutto ai giovani, come detto dal presidente di Confindustria Vincenzo Boccia.
La Legge di Bilancio 2018 è un tema piuttosto caldo, perché racchiude in sé questioni della massima urgenza.
La priorità, secondo Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria, sono i giovani e la detassazione dei premi di produzione per le aziende.
Anche se stando alle parole di Boccia, le prospettive non sono delle più rosee. E’ fondamentale dare infatti la precedenza a questioni di natura economica più che legislativa, privilegiando l’intento di distribuire nel modo più equo le risorse.
A dar voce a questa necessità è soprattutto il presidente Boccia, che ha concentrato il suo discorso sulle priorità della Legge di Bilancio. Ecco parte del discorso
Legge di Bilancio 2018, le parole di Boccia
Sulla legge di bilancio non abbiamo grandi aspettative, i margini di manovra non sono ampi. Le scelte dovranno essere selettive, individuando dove mettere le risorse e favorendo la crescita per contrastare diseguaglianza e povertà.
Secondo Boccia non basta solo questo, ma è necessario
distinguere una questione di legge di bilancio da un piano di legislatura ed evitare aspettative sulla legge di bilancio per questioni che sono di un piano di legislatura.
Nel suo discorso il presidente confessa che non sono ammissibili più errori nella Legge di Bilancio, così come nella fase elettorale o post elezioni, poiché “rischiano di farci fare non un passo indietro, ma tre passi indietro, mentre gli altri vanno avanti”.
Priorità ai giovani secondo Boccia
La voce di Confindustria, Vincenzo Boccia, è decisa nel voler riservare meritevolmente più spazio alla questione giovani nella Legge di Bilancio.
È necessario dar valore a questa tematica, cercando di sbloccare qualche iniziativa a riguardo.
Sono infatti sue le parole con cui Confindustria ha reagito dinanzi la proposta del Governo di dimezzare i contributi delle aziende per tre anni, affinché siano sensibilizzate all’assunzione dei giovani.
Boccia infatti auspica in
una operazione shock di due o tre che anni aiuti i giovani ad essere inclusi nel mondo del lavoro e riduca il costo del lavoro per i giovani di una certa fascia di età.
Confindustria dall’altra parte, punta all’azzeramento totale del cuneo fiscale e dei contributi per tre anni per i neo-assunti.
Ribandendo che serve
“una operazione shock nel presente perché il problema lo abbiamo nel presente.”
© RIPRODUZIONE RISERVATA