Lavoro giovani: Giovannini annuncia il varo di un pacchetto occupazione

Valentina Pennacchio

16 Maggio 2013 - 10:52

Lavoro giovani: Giovannini annuncia il varo di un pacchetto occupazione

Lavoro giovani: Giovannini annuncia il varo di un pacchetto occupazione entro fine giugno, che si baserà su un mix di politiche europee e nazionali.

Dopo aver valutato l’ipotesi di una staffetta generazionale per risolvere la questione esodati e la possibile modifica della Riforma Fornero in ambito pensionistico grazie all’introduzione di pensioni flessibili, Enrico Giovannini guarda ai giovani e alle statiche che conosce bene: la disoccupazione giovanile ha superato la soglia del 38% ed è di gran lunga maggiore rispetto a quella totale, come mostra il grafico.

Enrico Giovannini ha sottolineato anche la gravità della questione NEET, not in education, employment or training, ragazzi tra i 15 ed i 29 anni che non studiano e che non lavoro, rappresentando, per lo stesso ministro, un enorme spreco di capitale umano. Secondo i dati ISTAT del 2011, parliamo di circa 2 milioni di persone.

“L’investimento sulla giovane generazione è un fatto culturale che passa attraverso tutti i soggetti. Dobbiamo riuscire a mettere in campo strategie e iniziative efficaci, ma se pensiamo che sia la politica a risolvere questo problema ci siamo dimenticati che la crescita la fanno le imprese e i lavoratori”.

Pacchetto giovani per l’occupazione

Enrico Giovannini ha spiegato come il Governo intenda agire su più livelli, impiegando in primis i 6 miliardi di fondi europei che Bruxelles metterà a disposizione per il programma Garanzia Giovani (per il nostro Paese si parla di circa 400 milioni di euro).

Il dramma occupazionale italiano secondo il ministro non può essere affrontato solo a livello legislativo, ma deve essere inserito in un percorso di crescita economica inclusiva.

Stiamo lavorando con l’Ocse sulle buone pratiche internazionali per costruire un pacchetto di misure. In ambito europeo si sta ragionando sull’esclusione delle spese per l’occupazione dal rispetto dei parametri del Patto di stabilità su deficit e PIL o, almeno, di tenerle in considerazione in sede di interpretazione dei risultati, trattandosi di un problema comune”.

Il ministro ha infine ribadito l’importanza dei centri per l’impiego che in Italia sono molti deboli, svolgendo un ruolo marginale, e che devono essere riformati e potenziati per offrire sostegno mirato ai giovani che vogliono inserirsi nel mercato del lavoro.

Lavoro giovani: allarme comune

La necessità di dare lavoro ai giovani e di affrontare una situazione che rischia di “bruciare un’intera generazione” è stata ribadita anche dal presidente dell’Europarlamento, Martin Schulz, al termine dell’incontro con il Premier Letta a Palazzo Chigi qualche giorno fa:

“La sfida più grande è quella della disoccupazione giovanile. In alcuni Paesi dell’Unione europea rischiamo di perdere una generazione intera. Per questo è importante lottare su questo tema e prendere subito misure applicabili".

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