C’è una bolla speculativa in procinto di esplodere ma, al contrario di quanto teorizzato fino ad oggi, essa non è sull’azionario. È il mercato delle obbligazioni a dover tremare.
La vera bolla speculativa sta per esplodere sul mercato obbligazionario e non sull’azionario, come teorizzato da diversi analisti.
Secondo Alan Greenspan, ex presidente della Federal Reserve americana, i tassi di interesse ai livelli attuali stanno più che giustificando le alte valutazioni azionarie, mentre sarà l’obbligazionario a riservare le problematiche maggiori.
In altre parole, gli analisti hanno avuto ragione nel prevedere l’arrivo di una bolla speculativa, ma hanno solamente sbagliato a prevedere il mercato su cui questa esploderà. Sarà l’obbligazionario, e non l’azionario, a dover essere monitorato con attenzione.
I tassi di interesse
Secondo l’analisi del già citato ex numero 1 della Fed, i tassi di interesse attuali sono troppo bassi e pertanto insostenibili. Quando torneranno a salire lo faranno piuttosto velocemente per l’esperto, il che determinerà l’esplosione della bolla speculativa prevista soltanto da pochi.
Se da un lato sono in molti a teorizzare il mantenimento dei tassi di interesse a livelli bassi, dall’altro Greenspan non è il solo ad essere preoccupato della bolla e non è il solo ad aver previsto che gli stessi tassi aumenteranno velocemente nel momento in cui le politiche monetarie attuali delle banche centrali cesseranno di esistere.
Binky Chadha di Deutsche Bank ha fatto notare come i rendimenti reali sui Treasury siano più bassi di quanto dovrebbero, secondo gli attuali livelli di crescita. Tom Porcelli, economista di RBC Capital Markets, ha affermato che sarà solo questione di tempo prima che le pressioni inflazionistiche colpiscano il mercato obbligazionario.
Per Greenspan ci stiamo dirigendo verso una nuova fase di mercato, una fase caratterizzata da una stagflazione mai vista dagli anni ’70. Tutto ciò non sarà positivo per i prezzi degli asset. L’esplosione della bolla riguarderà sì l’obbligazionario, ma trascinerà con sé anche l’azionario.
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