Traduciamo un interessante articolo tratto dalla CNBC sulla politica monetaria della Fed nel 2014, in relazione al preoccupante andamento del mercato del lavoro americano.
Se i dati di Dicembre sulla disoccupazione negli Stati Uniti hanno mandato piuttosto in confusione i traders, essi presentano un ben più grande punto interrogativo per Janet Yellen, il prossimo governatore della Fed. I dati sulla disoccupazione, infatti, non sembrano essere così rassicuranti.
Una decisione frettolosa?
Infatti, dopo che la Federal Reserve ha annunciato la tanto attesa riduzione nell’acquisto di assets sul mercato lo scorso mese, i dati potrebbero indicare che la banca centrale americana ha agito troppo presto e che probabilmente la decisione ha portato un po’ di incertezza circa le misure che l’autorità monetaria statunitense attuerà in vista delle non brillantissime performance economiche.
Se i dati presenteranno un’altra situazione del tipo "good news is bad news", la Fed rinuncerà alla decisione di ridurre ancora l’acquisto di assets sul mercato? Per molti, una situazione in cui la Fed uscisse dal suo programma di Quantitative Easing mentre l’economia fa osservare una lieve crescita dell’occupazione potrebbe essere il necessario catalizzatore per una correzione del mercato azionario.
Come sta andando il mercato del lavoro americano?
Nel frattempo, il quadro del mercato del lavoro statunitense che emerge dai dati di Dicembre dovrebbe far prendere una pausa di riflessione - nonostante la domanda di lavoro sia un indicatore che mostra in ritardo l’andamento del ciclo economico americano. Il marcato declino del tasso di disoccupazione dal 7% di Novembre al 6,7% di Dicembre è stato principalmente il risultato dell’uscita dalla forza-lavoro di coloro che cercano attivamente un’occupazione. Infatti, il tasso di partecipazione è caduto al 62,8% - un dato osservato l’ultima volta durante la stagflazione alla fine degli anni ’70 - tracciando un sentiero ribassista dal 63,6% osservato nel corso dei precedenti dodici mesi.
Aggiungendo i lavoratori part-time involontari (7,8 milioni) e le persone che hanno lasciato la forza-lavoro proprio perchè non riuscivano a trovare un’occupazione (2,4 milioni) al numero di disoccupati pari a 10,4 milioni, l’attuale tasso di disoccupazione è ben oltre il 13%, ossia il doppio di quello riportato ufficialmente.
L’unico dettaglio positivo è rappresentato dal declino nel numero di persone senza lavoro per 27settimane. Tuttavia è questa una magra consolazione, in quanto questa parte di occupazione conta circa il 40% dei dati ufficiali sulla disoccupazione americana.
Libera traduzione dalla CNBC
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