L’Italia dice no al referendum sull’euro. Ecco i risultati del sondaggio

Erika Di Dio

11 Marzo 2013 - 11:59

L’Italia dice no al referendum sull’euro. Ecco i risultati del sondaggio

Secondo un sondaggio d’opinione pubblicato sul quotidiano "Il Corriere della Sera", la grande maggioranza degli italiani è a favore di una permanenza nella zona euro ed è anche contro un referendum sull’adesione.

Il ruolo dell’Italia nel blocco della moneta è stato ampiamente dibattuto da quando le elezioni del mese scorso hanno mostrato forti risultati per i partiti critici nei confronti delle misure di austerità imposte dai partner esteri, in particolare dalla Germania.

Il primo ministro tecnocrate uscente Mario Monti, che ha imposto tagli di bilancio difficili e aumenti fiscali nel corso dell’ultimo anno, ha avuto un risultato particolarmente negativo.

I risultati del sondaggio

Tuttavia l’indagine, condatta dalla società di sondaggi ISPO, ha mostrato che il 74% degli italiani vuole mantenere l’euro, con solo il 16% a favore di un ritorno alla vecchia moneta della lira.

Allo stesso tempo, il 69% ha affermato di essere fortemente o moderatamente contrario ad un referendum, contro il 30% che pensia sia un’idea abbastanza buona o molto buona.

Beppe Grillo, il leader del partito anti-establishment Movimento 5 Stelle, che è emerso come il più grande partito del paese alle elezioni, ha detto che l’Italia deve indire un referendum online e non vincolante sull’adesione all’euro.

Ma il sondaggio ha mostrato che anche tra gli elettori del Movimento 5 Stelle, il 73% non vuole tornare alla lira e il 65% non vuole un referendum formale sull’adesione all’euro.

Il sostegno per mantenere l’euro tra gli elettori del Movimento 5 Stelle è in linea con l’elettorato nel suo complesso ed è stato più forte rispetto agli elettori della coalizione di centro-destra di Silvio Berlusconi.

Gli elettori del centro-sinistra sono stati il gruppo più pro-euro, mentre il sentimento anti-euro più forte è stato registrato tra i sostenitori della Lega Nord, un partito alleato con Berlusconi che vuole più autonomia per le ricche regioni del Nord Italia.

Eppure, anche tra gli elettori leghisti, solo il 25% vuole tornare alla lira, mentre il 44% è a favore di un referendum.

Tra tutto l’elettorato, la percentuale di chi ha detto che un ritorno alla lira sarebbe un male per l’economia è cresciuta costantemente nel corso degli ultimi nove mesi.

Nell’ultimo sondaggio, condotto il 6-7 Marzo, chi pensava che sarebbe stato molto o moderatamente negativo per l’economia era pari all’82%, contro il 74% del mese di Settembre dello scorso anno e il 70% del mese di Giugno.

Grillo e la sua retorica

La retorica di Grillo sul’euro è diventata più moderata nel corso degli ultimi sei mesi, prima chiedendo un ritiro, poi per un referendum e più di recente una consultazione online per incoraggiare il dibattito su un argomento spesso considerato tabù.

In un libro che ha pubblicato il mese scorso ha negato di aver chiesto un’uscita dall’euro.

"Ho solo detto che vogliamo essere informati su un piano B riguardante l’uscita dall’euro, su cosa succede se restiamo e cosa se lo abbandoniamo, queste informazioni sono un nostro diritto", ha detto.

Traduzione italiana a cura di Erika Di Dio. Fonte: Cnbc

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