L’Ipo di Xiaomi potrebbe valere $100 miliardi

Lorenzo Baldassarre

15 Gennaio 2018 - 13:52

Xiaomi è pronta ad entrare in borsa dopo aver registrato 1 miliardo di utili nel 2017. La sua Ipo potrebbe valere fino a $100 miliardi.

L’Ipo di Xiaomi potrebbe valere $100 miliardi

Xiaomi è pronta al suo ingresso a Wall Street e la sua Ipo potrebbe essere la più grande del settore tech del 2018. Banche di primo livello potrebbero fare da coordinatori globali e permettere all’azienda di raggiungere il suo target di raccolta per l’Ipo di 100 miliardi di dollari.

Xiaomi: Ipo da 100 miliardi di dollari

Il produttore cinese di smartphone Xiaomi ha incaricato Citic Securities, Goldman Sachs e Morgan Stanley di essere i coordinatori per la sua Ipo a Wall Street.
L’Ipo potrebbe essere essere la più grande del mondo del settore tech nel 2018 e dovrebbe arrivare nella seconda parte dell’anno, secondo quanto riportato da Reuters.

Xiaomi ha annunciato lo scorso mese che nel 2017 gli utili sono cresciuti del 18% e sono stati pari a 1 miliardo di dollari, andando ben oltre il target di inizio anno, beneficiando della revisione aziendale che ha permesso una crescita così forte e ha generato una concorrenza agguerrita dei rivali nazionali Oppo e Vivo.

Secondo l’azienda gli utili potrebbero persino raddoppiare nell’anno in corso, dove uno dei suoi modelli, lo Xiaomi Mi Mix 3, potrebbe essere uno dei migliori smartphone del 2018. La società inoltre ha iniziato a diversificare i suoi investimenti e, secondo il Financial Times, inizierà a produrre auto elettriche dal 2020.

Le banche d’affari si aspettano che i profitti di Xiaomi continuino a crescere repentinamente anche nel 2018 e che da una valutazione dell’azienda di 46 miliardi di dollari nel 2014 si potrebbe arrivare quest’anno a 100 miliardi grazie all’Ipo.

Il produttore di smartphone aggiungerà più banche alla sua Ipo in corso d’opera, secondo l’IFR (International Financial Review), che riporta come possibili candidati Credit Suisse, Deutsche Bank, Jp Morgan e due banche cinesi.

Altre Ipo del settore tech potrebbero arrivare nel corso del 2018, come quella di Spotify, Docusign, 23andMe, Dropbox e Fanatics. Uber, invece, non ha ancora sciolto la riserva in merito a un suo possibile ingresso in borsa.

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