L’AI conquista le banche europee. Si parte dall’Italia?

Flavia Provenzani

14/10/2024

L’intelligenza artificiale continua a insinuarsi nei processi delle banche europee. Dall’Italia arrivano i primi dati sul fenomeno.

L’AI conquista le banche europee. Si parte dall’Italia?

Continua il consolidamento dell’intelligenza artificiale, soprattutto nel comparto bancario.

Parliamo di BPER Banca SpA, settima banca italiana per capitalizzazione di mercato e una delle prime banche europee ad aver fornito una stima concreta sull’impatto del fenomeno.

Presentando il suo nuovo piano industriale - denominato “B:Dynamic Full Value 2027” -, lo scorso giovedì la banca ha parlato “una ottimizzazione e automazione dei processi grazie a AI/GenAI”.

L’istituto afferma di voler “aumentare la produttività (tramite il nuovo modello di servizio omnicanale e l’ottimizzazione e automazione dei processi grazie a AI/GenAI), con iniziative di potenziamento delle competenze (up-skilling) e l’internalizzazione di attività operative chiave, riducendo al contempo le spese amministrative”.

Nello stesso piano, BPER prevede che:

l’organico del Gruppo scenderà di circa il 10% a circa 18.500 risorse per fine 2027. Le uscite volontarie, già concordate, ammonteranno a circa 1.600. Il turnover organico riguarderà
circa 1.500 persone in arco di Piano (2024-2027, ndr). Il Gruppo farà 1.100 assunzioni mirate attraendo talenti con competenze specialistiche e ampia esperienza in aree strategiche (es. IT).

Per la banca italiana, quindi, la riduzione della forza lavoro complessiva sarà parzialmente compensata dalle assunzioni. La banca prevede circa 3.100 uscite complessive entro il 2027, ma punta ad assumere 1.100 nuovi dipendenti nello stesso periodo, soprattutto nelle aree strategiche, come quella IT.

L’impatto dell’intelligenza artificiale sulle banche europee

BPER Banca non è l’unica banca che scommettere sia sull’AI “tradizionale” che su quella generativa e sulla sua capacità di ottimizzare non solo la produttività ma anche i costi.

Nel comparto europeo, UBS ha rivelato di aver sviluppato un’intelligenza artificiale per proporre degli accordi di fusioni e acquisizioni alle società clienti, andando ad analizzare un database di oltre 300.000 aziende in meno di 30 secondi. ING sfrutta l’AI per individuare potenziali inadempienti, mentre Deutsche Bank la utilizza per l’analisi dei portafogli dei clienti più facoltosi.

Oltreoceano, per Citigroup non si torna più indietro. La banca statunitense è convinta che il comparto bancario sia quello in cui l’AI avrà maggiore impatto sui licenziamenti dei dipendenti e che nei prossimi anni la redditività del settore aumenterà di 170 miliardi di dollari a livello mondiale nei prossimi anni.

Per Jamie Dimon, ad di JPMorgan Chase & Co., l’intelligenza artificiale farà in modo che i dipendenti bancari possano lavorare solo 3,5 giorni alla settimana.

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