Ius soli, spiraglio di Conte a una riflessione

Elisabetta Scuncio Carnevale

29/03/2019

29/03/2019 - 21:35

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Lo Ius soli non è nel contratto di governo, ma il presidente del consiglio auspica una discussione in tema di immigrazione

Ius soli, spiraglio di Conte a una riflessione

Anche se lo Ius Soli non è inserito nel contratto di governo, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte apre uno spiraglio e invita i suoi a una riflessione puntuale sull’immigrazione e sul diritto di cittadinanza. Il premier, durante un incontro con i giovani ad Assisi, ha auspicato che, nelle sedi opportune ovvero quelle parlamentari, venga avviata una riflessione serena e senza reazioni emotive sul tema.

Ius soli e immigrazione, Conte pronto a discuterne

Per il premier Giuseppe Conte lo Ius soli “si può valutare”, tuttavia deve essere collegato a un percorso di integrazione serio, che preveda la conoscenza della nostra cultura e si basi su valori comuni.

Il presidente del Consiglio affronta un argomento legato all’immigrazione che potrebbe creare degli attriti nella maggioranza Lega - 5 Stelle. Il Carroccio infatti ha sempre negato l’introduzione dello Ius soli, maggiore apertura al provvedimento c’è invece da parte dei 5 Stelle.

Il tema è tornato di attualità soprattutto negli ultimi giorni, dopo la vicenda di Rami, un ragazzo 13enne. Il piccolo eroe straniero ha allertato i carabinieri dal bus dirottato. Per lui persino il ministro Matteo Salvini ha speso qualche parola di encomio, garantendogli la cittadinanza italiana.

Ad esprimere la propria contrarietà alle esternazioni del presidente del Consiglio è stata la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni che ha ribadito come la cittadinanza non sia un automatismo. Meloni ha anche ricordato come l’Italia sia la seconda nazione in Europa per cittadinanze concesse:

“il 40% dei ragazzi stranieri nel nostro paese ottiene quella italiana,”

ha detto parlando di immigrazione.

Come si ottiene la cittadinanza italiana e quali sono i tempi?

A prendere le difese del presidente Conte è stato invece il suo vice Luigi Di Maio che ha voluto gettare acqua sul fuoco per non alimentare ulteriori polemiche e non suscitare le ire della Lega.

“Non comprendo tutto questo trambusto dietro le dichiarazioni del presidente del Consiglio. Conte ha specificato che lo ius soli non è nell’agenda di governo”,

ha tagliato corto. Di Maio ha anche voluto ribadire che l’argomento non sarà quindi discusso; per il ministro pentastellato infatti c’è già una normativa in Italia che regola la cittadinanza. Poi ha concluso:

“la riflessione auspicata dal premier riguarda una sua sensibilità. Legittima, per carità, ma personale”.

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