Italia tutta in zona bianca: fino a quando con il cambio dei criteri

Simone Micocci

17/07/2021

17/07/2021 - 10:19

condividi

Fino a quando tutte le regioni resteranno in zona bianca? Grazie al cambio dei criteri per il cambio di colore, l’estate non dovrebbe essere a rischio.

Italia tutta in zona bianca: fino a quando con il cambio dei criteri

Oggi tutta Italia è in zona bianca: ma fino a quando? Se lo chiedono gli italiani, specialmente coloro che hanno prenotato le vacanze per le prossime settimane e temono che questa possa essere messa a rischio dall’introduzione di nuove restrizioni.

La risposta che ci danno gli esperti non è positiva: se il trend di crescita dei contagi registrato in questi giorni dovesse restare costante, ci ritroveremo nello scenario peggiore ad avere quasi la metà delle regioni italiane in zona gialla nel giro di due o tre settimane.

Tuttavia, il Governo è a lavoro per approvare un nuovo decreto che - oltre a modificare le regole sull’utilizzo del green pass - fisserà anche nuovi criteri per il cambio colore delle Regioni. In questo modo lo scenario suddetto non dovrebbe concretizzarsi, con l’Italia che resterà tutta bianca ancora per diverse settimane.

Nuovo decreto sul cambio colore delle Regioni

Le Regioni verranno accontentate: i criteri che regolano il cambio di colore saranno modificati. Con le regole attuali, nelle quali viene dato molto peso all’incidenza dei contagi ogni 100.000 abitanti, infatti, il rischio che alcune Regioni passino in giallo già nelle prossime settimane è concreto.

Una situazione che tuttavia non rispecchia quanto sta succedendo negli ospedali. Perché è vero che i contagi aumentano ma, visto anche l’abbassamento dell’età media dei contagiati, al momento non si riscontrano criticità negli ospedali.

Visto anche l’aumento costante dei vaccinati, quindi, bisogna necessariamente ripensare ai parametri che fissano il passaggio dalla zona bianca a gialla, arancione e rossa. E la richiesta delle Regioni trova il consenso del Ministro della Salute, Roberto Speranza, il quale in una riunione organizzata dalla nuova presidenza slovena UE con i Ministri di Germania, Portogallo e della Slovenia stessa, ha anticipato i contenuti del nuovo decreto.

Nel dettaglio, questo ha confermato che per un eventuale passaggio in zona gialla peserà di più il tasso dei ricoveri. Una decisione ragionevole visto che, spiega Speranza, ci troviamo “in una fase caratterizzata da un livello importante di vaccinazione” e quindi è opportuno dare più peso al tasso di ospedalizzazione rispetto ad altri indicatori.

Italia in zona bianca: fino a quando secondo i nuovi parametri

I nuovi parametri, dunque, dovrebbero rinviare di diverse settimane il momento in cui alcune Regioni d’Italia passeranno nuovamente in zona gialla. Non sappiamo di quanto poiché bisognerà capire quale sarà la soglia di ospedalizzazione oltre a cui scatterà la zona gialla.

Le previsioni, lato ospedalizzazioni, non sembrano però preoccupare. Se lato contagi questi sono destinati ad aumentare, per quanto riguarda i pazienti con grave sintomatologia la situazione non dovrebbe essere critica vista anche l’alta percentuale di persone nella fascia di rischio che hanno completato il ciclo vaccinale.

Lo dimostra la situazione di questi giorni, non solo in Italia ma anche in tutte quei Paesi dove i contagi stanno crescendo a un ritmo molto veloce a causa della variante Delta. Come spiegato da Silvio Brusaferro, portavoce del CTS, non ci sono oggi elementi per pensare a un aggravamento della situazione negli ospedali già per la fine dell’estate.

A fine agosto, con questo ritmo dei contagi, dobbiamo comunque aspettarci una crescita dei ricoveri, ma non a tal punto da allarmare. Nel dettaglio, spiega Brusaferro, siamo sicuramente lontani dalle soglie critiche del 30%-40%: nella peggiore delle ipotesi, infatti, verrà superata appena la soglia del 10% con centinaia di persone ricoverate.

Il 10% delle terapie intensive significa circa 800 persone (ieri erano appena 153), un dato che per il momento non preoccupa CTS e Governo.

Quel che resta da capire è se eventualmente la soglia del 10% sarà considerata ancora sufficiente per restare in zona bianca, oppure se al superamento di questa scatterà la zona gialla. Un dubbio che verrà chiarito solo con il prossimo decreto.

Per il momento basta sapere che con il cambio dei criteri per la determinazione dei colori delle Regioni potremo stare tranquilli che almeno per tutta l’estate l’Italia dovrebbe restare in zona bianca.

Iscriviti a Money.it

SONDAGGIO