Il tasso destagionalizzato di disoccupazione in Italia si è attestato all’11,7% nel mese di Gennaio dall’11,3% del mese precedente, raggiungendo il suo livello più alto per almeno 21 anni, secondo i dati rilasciati oggi.
La cifra si è rivelata superiore a tutte le previsioni di un sondaggio Reuters di analisti che indicavano un piccolo rialzo marginale all’1,3%,
L’aumento della disoccupazione è stato un grosso problema per le elezioni nazionali di domenica e lunedì che hanno visto un preoccupante aumento del sostegno per il partito anti-establishment guidato dal comico Beppe Grillo, Movimento 5 Stelle.
Le elezioni hanno lasciato l’Italia nel caos politico, senza una chiara maggioranza parlamentare emergente.
I record negativi dell’Italia
In una serie di record negativi che mostrano che la lunga recessione in Italia sta prendendo un tributo pesante sul mercato del lavoro, la disoccupazione giovanile è salita ad un massimo storico del 38,7% dal 37,1% precedente.
Sia la disoccupazione totale che quella giovanile sono le più alte da quando l’attuale serie statistica è stata avviata nel 1992.
Il tasso di occupazione - che mostra la percentuale di italiani con un lavoro come proporzione della popolazione - è sceso al 56,3% dal 56,5%, al livello più basso da 13 anni, secondo i dati riportati dall’Istituto Nazionale di Statistica ISTAT.
Le sfide per l’Italia
Gli analisti dicono che la vera sfida per l’Italia è quella di aumentare i suoi tassi di occupazione cronicamente bassi e la partecipazione al mercato del lavoro, che sono tra i più bassi nel mondo industrializzato, soprattutto tra le donne, i giovani e gli anziani.
Nel mese di Gennaio, sono stati persi 97.000 posti di lavoro dal mese precedente e 310 mila rispetto a Gennaio dell’anno precedente.
| Traduzione italiana a cura di Erika Di Dio. Fonte: Cnbc |
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