Italia: imprenditori Nord-Est tra i più indebitati. Deflazione e crisi le cause

Daniele Morritti

21 Marzo 2017 - 16:34

Da un rapporto di Prodeitalia emerge che gli imprenditori del Nord-Est sono tra i più indebitati d’Italia. Le cause sono semplici: crisi economica e deflazione.

Italia: imprenditori Nord-Est tra i più indebitati. Deflazione e crisi le cause

Un rapporto impietoso di Prodeitalia dimostra che nell’Italia dell’Est, rinomatamente una delle aree economiche più sviluppate e ad alta intensità produttiva d’Europa, l’indebitamento privato ha toccato livelli sconcertanti. Molti imprenditori del Nord-Est presentano una condizione debitoria pendente nei confronti degli intermediari pari a circa 200 mila euro.

Cifre che raccontano un’Italia diversa rispetto a quella che governo, istituzioni e parti sociali vanno dipingendo in questo periodo.

Secondo la vulgata, il Nord-Est italiano è il centro nevralgico del tessuto economico e industriale italiano. L’esposizione internazionale (l’appetibilità del Made in Italy sui mercati esteri) di regioni quali il Veneto e il Friuli Venezia Giulia è sempre stato l’espediente retorico con il quale gli ultimi governi hanno teso a glissare sulle reali condizioni economiche del Paese.

Il rapporto di Prodeitalia, invece, consegna alla cronaca economica uno scenario del tutto diverso. La crisi economica - che in Italia si è tradotta in una spirale deflazionistica che non ha precedenti in tempo di pace - ha reso pressoché impossibile per gli imprenditori (specie quelli veneti) rientrare dai debiti contratti con le banche per la remunerazione del capitale.

Italia, debito privato nel Nord-Est: le cause

Sebbene le stime del governo italiano nonché quelle delle principali istituzioni economiche internazionali raccontino di un’Italia in difficoltà ma fuori dalla crisi, esiste un indicatore che dimostra il peso che la crisi economica ha avuto (e sta avendo) sul normale corso produttivo: l’indebitamento privato.

Secondo un rapporto di Prodeitalia - un’associazione di professionisti il cui obiettivo è quello di aiutare imprenditori e aziende che non presentano condizioni di piena solvibilità rispetto ai debiti contratti con le banche - l’economia italiana è scarificata dall’indebitamento privato. Una condizione che non riguarda le sole aree economiche del Sud, come si sarebbe naturalmente portati a pensare. Anche le floride regioni del Nord-Est, Veneto su tutte, presentano livelli di indebitamento privato sconcertanti.

Si calcola che il 100% degli imprenditori veneti lamenti un debito pendente con la banca per un valore di 50 mila euro. Sono molti i casi registrati da Prodeitalia in cui il debito ammonta a 200 mila euro pro-capite. Il 49% degli assistiti da Prodeitalia presenta debiti per un valore di 80 mila euro.

Secondo quanto riportato da Prodeitalia, buona parte degli imprenditori che presentano una condizione debitoria notevole si rivolge all’associazione a causa delle difficoltà che incontrano nel trovare un punto d’intensa con la banca titolare del credito erogato. Significa che gli imprenditori non riescono a spiegare alla banca che l’interruzione del pagamento degli interessi sul debito contratto (spesso fidi o mutui) è la conseguenza diretta della crisi di domanda che ha colpito anche la forte economia del Nord-Est.

Imprenditori italiani: il problema esdebitamento

Spesso, continua il rapporto, gli imprenditori mancano di consapevolezza su quelli che sono i diritti che lo Stato riconosce al debitore in casi come questi: la Legge 3/2012, infatti, prevede una formula di esdebitamento. L’ignoranza giuridica porta spesso gli imprenditori a non servirsi di questa norma.

Indipendentemente dagli strumenti che l’imprenditore disconosce di avere per esdebitarsi, lo scenario tratteggiato da Prodeitalia dimostra l’entità della crisi economica che ha colpito, e ancora sferza, l’Italia. Il calo della domanda connesso all’austerità fiscale degli ultimi anni ha ridotto le entrate delle imprese. Gli imprenditori si sono quindi visti costretti a remunerare il capitale attraverso un massiccio indebitamento (e in alcuni e non sporadici casi dopo aver direttamente attinto alle riserve di risparmio famigliare). Ciò ha creato una massa purulenta di non performing loans che al momento pesa sulla stabilità del circuito bancario italiano.

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