Italia, Istat: inflazione ancora piatta a dicembre

admin

15/01/2016

Italia, Istat: inflazione ancora piatta a dicembre

L’Istat comunica i risultati dell’inflazione in Italia nel mese di dicembre, deludenti ma fedeli alle attese degli analisti.

Il Calendario Economico mostra che l’indice italiano dei prezzi al consumo non ha subito variazioni mese su mese. È ancora piatto come il risultato allo 0% precedente, come avevano previsto gli analisti.

Nella versione annualizzata, l’inflazione cresce dello 0.1%, contro lo 0.1% rilevato in precedenza e le previsioni del mercato allo 0.1%.

L’Istat, nel suo comunicato ufficiale, indica le motivazioni per cui l’inflazione è risultata piatta a dicembre:

La stabilità dell’inflazione a dicembre 2015 sintetizza spinte contrapposte: da un lato accelera la crescita dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,9%, da +0,6% di novembre) e si riduce ulteriormente l’ampiezza della flessione dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (-8,7%, da -11,2% di novembre); dall’altro si inverte la tendenza dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (-1,7%, da +0,6% di novembre) e rallenta la crescita di quelli degli Alimentari non lavorati (+2,3%, da +3,2%).

A dicembre, al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, l’inflazione di fondo" scende a +0,6% (da +0,7% del mese precedente); al netto dei soli beni energetici si attesta a +0,7% (da +0,8% di novembre).

I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona diminuiscono dello 0,3% in termini congiunturali e aumentano, in termini tendenziali, dello 0,9% (dal +1,3% di novembre).

I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto diminuiscono dello 0,2% su base mensile e sono stabili su base annua (era -0,1% a novembre).

L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) diminuisce dello 0,1% su base mensile e aumenta dello 0,1% su base annua (da +0,2% di novembre), confermando la stima preliminare. La variazione media annua del 2015 è pari a +0,1% (era +0,2% nel 2014).

In media, nel 2015 le famiglie con minore capacità di spesa registrano una variazione negativa dei prezzi, misurata dall’indice IPCA (-0,2%), mentre per quelle con maggiore capacità di spesa la variazione è positiva e pari a +0,4%.

L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra una variazione nulla sia su base mensile, sia su base annua e una diminuzione dello 0,1% nella media del 2015.

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