Istat: produzione industriale mensile a +0,4% a luglio

admin

13/09/2016

Appena rilasciati dall’Istat i dati relativi alla produzione industriale dell’Italia nel mese di luglio. Ecco i dettagli del report.

Istat: produzione industriale mensile a +0,4% a luglio

Appena rilasciati dall’Istat i dati sulla produzione industriale italiana relativi al mese di luglio, come si può osservare sul nostro Calendario Economico.

Il dato su base annua pubblicato dall’Istat mostra una produzione industriale in flessione del -0,3%, mentre la precedente rilevazione Istat aveva registrato una flessione del -0,1% (oggi rivista al -0,9%).
Gli analisti non avevano previsto variazioni rispetto all’ultima rilevazione Istat al -1,0%, pertanto le loro aspettative sono state disattese.

Il dato Istat su base mensile mostra poi un aumento della produzione industriale italiana di 0,4 punti percentuali. Il dato Istat della precedente rilevazione aveva invece segnato una flessione del -0,3%, mentre gli analisti si attendevano un incremento della produzione dello 0,2%. Le previsioni sono state quindi positivamente disattese.

Istat su produzione industriale Italia: dati su base mensile

Come abbiamo già sottolineato, a luglio 2016 la produzione industriale è aumentata, su base mensile, dello 0,4% rispetto a giugno. Secondo i dati Istat, questo incremento della produzione italiana su base mensile è da attribuire ad una tendenza trimestrale negativa: nella media del trimestre maggio-luglio 2016 la produzione industriale italiana è diminuita dello 0,5% rispetto al trimestre precedente, secondo quanto riportato dall’Istat.

Secondo i dati Istat, l’indice destagionalizzato mensile ha presentato variazioni congiunturali positive in tutti i principali raggruppamenti. I settori in cui si è registrato un incremento migliore sono:

  • beni di consumo, +2,0%;
  • beni strumentali, +1,1%;
  • beni intermedi, +0,9%;
  • energia, +0,5%.

Produzione industriale Italia: dati Istat su base annua

Secondo i dati Istat a luglio la produzione industriale è diminuita in termini tendenziali dello 0,3%, ma l’Istituto specifica che i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 23 di luglio 2015. Nella media dei primi sette mesi dell’anno la produzione è aumentata dello 0,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

A luglio 2016, come riporta l’Istat, la flessione tendenziale dell’indice generale corretto per gli effetti di calendario è stata determinata da un calo del 10,1% nel settore dell’energia. Aumenti si sono rilevati invece nei seguenti settori:

  • beni intermedi, +1,7%;
  • beni strumentali, +1,1%;
  • beni di consumo, +0,2%.

Per quanto riguarda i settori di attività economica, a luglio 2016 i comparti che hanno registrato la maggiore crescita tendenziale sono, secondo l’Istat, i seguenti:

  • produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici, +18,3%;
  • fabbricazione di mezzi di trasporto, +3,1%;
  • metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti, +2,5%.

L’Istat ha rilevato le perdite maggiori nei settori dell’attività estrattiva (-18,5%), della fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (-8,6%) e delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-3,9%).

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