I consumatori sono davvero più fiduciosi?

Francesca Caiazzo

26/10/2017

Secondo l’Istat migliorano le aspettative di aziende e consumatori, in linea con la crescita economica stimata da Banca d’Italia

I consumatori sono davvero più fiduciosi?

C’è ottimismo tra aziende e consumatori. Secondo l’Istat, a ottobre 2017 l’indice del clima di fiducia è in aumento ed è arrivato a toccare un livello che non si raggiungeva da giugno 2007.

Dati positivi anche quelli diffusi ieri sempre dall’Istituto di Statistica che hanno rilevato una crescita, ad agosto 2017, del fatturato (+3,4%) e degli ordinativi (+12,2%) in un anno.

La situazione fotografata dall’Istat sembrerebbe rispecchiare le stime rosee di Banca d’Italia, che nel suo ultimo Bollettino economico ha previsto un’accelerazione della crescita del Pil nell’ultimo trimestre 2017.

La fiducia di imprese e consumatori in aumento

Secondo l’Istat l’indice di fiducia dei consumatori a ottobre è cresciuto passando da 115,6 a 116,1, un aumento costante da 5 mesi consecutivi.

In particolare, i consumatori italiani oggi esprimo giudizi più positivi sulla propria situazione personale sebbene diminuisca il numero di quelli, che interpellati, ritengono sia possibile risparmiare in futuro considerando come orizzonte temporale 12 mesi.

Infine, sottolinea l’Istat

“il saldo relativo all’opportunità attuale all’acquisto di beni durevoli registra un nuovo aumento riportandosi sui livelli di gennaio 2017”.

Per quanto riguarda le imprese, l’incremento è ancora più sostanzioso perché, passando da 108,1 a 109,1, arriva a toccare il picco pre-crisi, un livello che non raggiungeva da 10 anni (da giugno 2007).

Nel mese di ottobre, fiducia e ottimismo contagiano quasi tutti i settori. L’aumento dell’indice è più evidente nei settori manifatturiero (da 110,5 a 111,0), servizi (da 107,1 a 107,6) e commercio al dettaglio (109,1 a 113,2).

Migliorano dunque i giudizi sugli ordini futuri, sull’andamento degli affari e sulle aspettative delle vendita.

L’unica eccezione è rappresentata dal settore delle costruzioni dove l’indice di fiducia, invece, pur rimanendo sui livelli registrati alla fine del 2007, diminuisce passando da 132,1 a 130,3.

Il calo, sottolinea l’Istat, è dovuto soprattutto a una

“diminuzione delle aspettative sull’occupazione presso l’impresa in presenza di un lieve peggioramento dei giudizi sugli ordini.”

In aumento fatturato e ordinativi dell’industria

Positivi anche i dati Istat relativi al fatturato e agli ordinativi dell’industria italiana relativi ad agosto 2017.
Entrambi fanno registrare un aumento congiunturale rispettivamente del 2,0% e dell’8,7% con una media sugli ultimi tre mesi precedenti che in crescita dello 0,9% e del 5,4%.

In particolare, considerando che anche ad agosto 2017 i giorni lavoratori sono stati 22 come nell’anno precedente, il fatturato totale cresce in termini tendenziali del 3,4% in un anno. Per quanto riguarda gli ordinativi, il confronto con il mese di agosto 2016 fa registrare un indice grezzo cresciuto del 12,2%.

Alla base dell’andamento congiunturale di fatturato e ordinativi ad agosto, ci sono gli incrementi sia sul mercato interno (+2,3 e +12,7%) che sul mercato estero (+1,6% e + 3,3%).

Numeri, quelli registrati dall’Istat, che appaiono come segnali della crescita economica del Paese. Era stata la stessa Banca d’Italia, nei giorni scorsi, a sottolineare un’accelerazione della ripresa rispetto i mesi primaverili.

Da via Nazionale, infatti, hanno previsto che

“nel terzo trimestre del 2017 il Pil sarebbe cresciuto ad un ritmo sostenuto, pari allo 0,5% sul periodo precedente”

facendo correggere al leggero rialzo la stima di crescita del Pil sull’anno in corso, che potrebbe essere leggermente superiore all’1,4%.

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