Tornano a deludere i prezzi al consumo in Italia secondo il report preliminare dell’Istat.
Secondo gli ultimi dati riferiti dall’Istat, l’inflazione in Italia torna a deludere, in flessione rispetto al report precedente.
L’indice dei prezzi al consumo preliminare per febbraio mostra come l’inflazione italiana sia salita dello 0,1% a febbraio rispetto al mese precedente, contro il +0,2% previsto dagli analisti e il dato di gennaio a +0,3%.
Nell’anno, invece, l’inflazione in Italia segna una salita dello 0,6% - gli analisti avevano previsto un rialzo dello 0,7%, in calo dal +0,9% segnalato nel mese precedente.
Netto miglioramento per l’inflazione armonizzata, che scende dello 0,3% contro il -1,6% segnalato a febbraio. Gli analisti, tuttavia, avevano segnalato un miglioramento a -0,1%. Nell’anno, l’indice core dei prezzi al consumo segna un rialzo dello 0,7%, contro il +1,0% previsto e il +1,1% del mese precedente.
L’Istat spiega che il rallentamento dell’inflazione nel mese di riferimento è da attribuire perlopiù alle componenti maggiormente volatili:
- Alimentari non lavorati (-3,2%, contro il +0,4% di gennaio),
- Beni energetici (+5,2% da +6,4%).
Per questo motivo l’inflazione armonizzata, al netto delle componenti più volatili, a febbraio riesce a segnalare un aumento di un decimo di punto percentuale (+0,7% da +0,6% di gennaio), mentre il dato al netto dei soli Beni energetici sale dello 0,3% (contro il +0,6% di gennaio).
A sostenere l’inflazione concorre l’aumento dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+1,5%), compensato in parte dal calo dei prezzi dei Beni alimentari non lavorati (-0,7%) e di quelli dei Beni durevoli (-0,5%).
L’inflazione registrata da inizio 2018 si attesa a +0,5% per l’indice generale e +0,1% per la componente di fondo.
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